MONASTERI BULGARI: CULLE DEL RISORGIMENTO |
Sopra Abanassi Chiesa della Natività Sotto:Bachkovo
Sopra e sotto Bachkovo, pope e iconostasi
Proprio
perché la verginale immagine di Rila, protetta nel monastero più
celebre del paese carico di storia e articolato come una
fortezza in mura,
torri, balconate a tre piani di legno dipinto e una chiesa
centrale scandita da
cinque eleganti cupole
affrescate con
tinte stridenti, é infatti da secoli conclamata artefice di
irripetibili
miracoli; mentre quella laica dell’erede di re Boris, la cui
fermezza assicurò
nell’ultima guerra mondiale la neutralità de facto a una
Bulgaria
storicamente alleata alla Germania e, impedendone la
deportazione, la salvezza
alla comunità ebraica, venne
osannata perché
da Primo Ministro
(2001-2005) goliardicamente
promise con stile peronista di azzerare il debito pubblico in un
battibaleno e
di sconfiggere la corruzione rivoltando come un calzino il paese
nei primi 800
giorni di governo. Ma così non fu. Anche se oggi il governo del
partito GERB
che rimane filo-europeista fatica ancora a sconfiggere la
corruzione endemica.
Sopra Rohzen, pope in lettura. Sotto; monastero di Rohzen
Sotto: pope a Bachkovo
Dunque in
Bulgaria i turisti girano soprattutto per vedere gli affreschi e
le iconostasi
di Bačkovo,
Rozhen,
Dryanovo, Rila, Sokolski e
Preobrazhensky, dipinte e cesellate nei luoghi più pittoreschi
ritagliati tra
le pendici lussureggianti dei Balcani, dei monti Rila e dei
Rodopi che si
stemperano a sud verso i confini turchi e greci.
Sopra refettorio del monastero di Rohzen Gran gusto ebbero i primi monaci nel scegliere le locations dei monasteri; e gran voglia di chiacchiere hanno ora i loro successori, i pope solitari che, mai più di dodici alla volta, li abitano e gestiscono. Sempre cortesi e curiosi, i pope bulgari sono anche gli unici ad aver accolto la recente proposta di dialogo del pontefice: “…se davvero il Papa rinuncia a essere l’unico sostituto di Dio in terra”, confessa arzillo il novantenne pope Nikodim del monastero di Drjanovo, luogo sacro delle lotte risorgimentali antiturche aggrappato agli antibalcani, “per quanto i cattolici si siano ostinati a dipingere la Madonna come vergine ignorando gli insegnamenti dell’evangelista Luca, non si può che lodare l’unione delle due chiese”. Sopra monastero di Bachkovo. Sotto: camino refettorio monastero di Rila
Così
solo il patriarca Neofito
a Sofia resta titubante. Capace politico, preferisce aspettare
gli eventi e
barcamenarsi tra re redivivi e socialiste anime perse. Drjanovo
, a sud
dell’antica capitale del Regno Bulgaro
Veliko Tarnovo, è incastonato tra le rocce e pendii
erbosi dei Balcani
che poco più a meridione si stemperano nella pianura tracia. Il
silenzio è
assordante a Dryanovo, magnetico e pittoresco luogo d’altri
tempi che risale al
XII secolo ma venne incendiato durante una cruenta battaglia per
l’Indipendenza
nel 1876. Fu ricostruito da cima a fondo tranne la chiesa in
pietra che fu
risparmiata dai turchi e che vigila sull’ossario e sul monumento
ai ribelli caduti capitanati dal letterato
Bacho Kiro, leader intellettuale
della
Rivoluzione d’Aprile 1876. Sopra:nel monastero di Probrazenskij. Sotto: monastero di Probrazensij
Eppure,
anche
se nei pressi il vivace e realistico ciclo di affreschi
seicenteschi
della chiesa della Natività di Arbanasi vale un viaggio (ed è
pure interrata
perché per cinque secoli il sultanato turco impedì la
verticalizzazione degli
edifici cristiani, ma è dipinta anche fino all’ultimo millimetro
negli angoli
più bui e nascosti con 3500 figure che ne ricoprono perfino gli
stipiti), la più
vecchia chiesa bulgara dedicata alla
Vergine è a Bansko, villaggio inerpicato alle propaggini dei
Pirin (dallo slavo
Perun, lampo o tuono), monti sempre incappucciati di neve (è la
stazione
sciistica del paese) e che nel 1870 con novemila abitanti era
popolato quanto
Sofia. La chiesa protegge una icona funebre dipinta da Tomas
Vishanov Molera
che fondò la scuola pittorica locale operosa con successo anche
a Monte Athos e
Rila.
Sopra corridoio afferscato monastero di Rila e a destra Pope a Rila.
Verso i confini con la Grecia e la neoeletta Repubblica di Macedonia del Nord a sette chilometri dal borgo di Melnik il monastero di Rohzen venne frequentato dai ribelli dell’Organizzazione Rivoluzionaria Macedone che dedicarono la loro vita alla liberazione di quest’area dal giogo bulgaro (c’è la tomba del leader Yane Sandanski). Di curioso presenta dipinti murali realizzati anche nel refettorio e vetrate istoriate con motivi secolari, rare in Bulgaria. E’ a sud di Plovdiv ifnine, capoluogo della Tracia adagiato su sette colli, che sorprende il complesso monasteriale di Bačkovo fondato nel 1083 da due principi georgiani poi arruolati nell’esercito di Bisanzio: Abasius e Georgi Bakuriani. Due chiese quasi si sovrappongono: Svati Arhangeli Mihail i Gavril e Sveta Bogoridtsa.
Sopra e sotto Pope nel monastero di Rozhen
Quella
dedicata
alla Vergine è totalmente affrescata da Zaharji Zograf della
scuola
di Samokov attiva
durante il Revival
Nazionale che operò per l’indipendenza dagli Ottomani nella metà
del XIX secolo.
Gli affreschi di forte gusto narrativo incorniciano una superba
icona bizantina
della Vergine che la leggenda attribuisce a San Luca ma che di
fatto risale
all’inizio del XIV secolo. Incredibile il “corpo di Dio”, lo
sperticato tavolo originale
in pietra del Refettorio lungo
quanto la
sala medesima completamente affrescata nel Seicento con storie
della Sacra
Scrittura.
Andrea
Battaglini
MINI-GUIDA INFO bulgaria-italia.com/bg/info/turismo bulgaria.it ARRIVARE wizzair.com DOCUMENTI VALUTA ORA LEGALE E' sufficiente il passaporto valido, senza
visti. La moneta è la leva pari a circa 0,50 euro (1 euro oggi
equivale a circa
2 leva bulgare ) Ci
sono due ore in più
rispetto all'Italia. DORMIRE Nella zona dei Sette Laghi del Rila in posizione pittoresca su di un
sentiero di montagna le camere semplici del rifugio Hizha
Skakavitsa
(Skakavitsa dolina, tel. +359882966396); vicino al monastero di
Rila il Gorski
Kut (bgstay.com,
ss 107, n.15, tel. +3599888710348) è albergo e
ristorante. A Plovdiv vicino al teatro romano confortevole e
centrale lo Star Hotel
Bulgaria (starhotel.bg). A Veliko Tarnovo panoramico
l'Interhotel Veliko Tarnovo
(interhotelvt.bg) Ad Arbanassi l'elegante Arbanassi Palace
(arbanassipalace.bg)
è ricavato nella spettacolare villa dell'ex premier comunista
Zivkov. MANGIARE Ovunque nelle zone rurali o montane si
trovano simpatiche osterie tipiche dette mehana.
La cucina bulgara è genuina, varia, molto saporita e
accompagnata da ottimi
vini corposi (Gamza, Malnik, Panid) e da grappe profumate. Ogni
famiglia, o
ristorante, elabora il proprio yoghurt,
anche di latte di bufala, con cui condisce alcuni dei piatti
principali: il
tarator a base di yoghurt,
cetrioli,
finocchio, noci, prezzemolo e aglio e il drob-sarna
che è uno spezzatino di fegato di agnello con yoghurt, riso, sale, aceto, cipolla e pomodoro. Influenze greche e
turche nei timballi
cotti al forno e in
genere preparati con salsiccia Lukanka,
cetrioli, pomodori, formaggio di capra fresco, peperoni piccanti
e uova. In
autunno ottima la selvaggina. MERCATI Imperdibili
i mercati mattutini di frutta e
verdura che colorano città e villaggi con piramidi di pomodori,
cetrioli, cipolle,
melanzane, arance e fichi: la Bulgaria è sempre stata l'orteto
dell'ex Imperium
sovietico.
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