Sopra: Balzac fuso da Rodin
(Parigi)
FRANCIA
ONORANDO ONORATO: LA TURENNA DI BALZAC
sotto: scorcio della Loira
presso Tours
TOURS/VALLE DELLA LOIRA 2003/2019 Una delle caratteristiche del territorio francese è, come in Spagna e a differenza dell’Italia ormai, quella di conservare castelli, abbazie, villaggi storici e in genere i monumenti più significativi sempre circondati da una natura intatta e inseriti in un contesto paesaggistico affascinante. Ciò grazie per lo più a una bassissima densità abitativa (106 abitanti per chilometro quadrato) e a uno scenario immenso ben preservato. Unica eccezione in parte i noti castelli della Loira, più precisamente della Touraine, la profumata terra natia di Honoré de Balzac. A Vendome come a Tours, a Saumur come a Azay-le-Rideau, nella valle dell’Indre come a Saint-Cyr sur Loire, a Moncontour come a Rochecorbon, a Langeais come a Saché e a Issoudun, tutti o quasi i luoghi balzacchiani sono perfettamente conservati e suggestivi in sé, ma avvolti da un paesaggio meno pittoresco del solito.sopra: pescatori sulla Loira Sembra che la natura della Touraine non abbia voluto oscurare l’incantevole magia architettonica dei castelli residenziali, decorati e cesellati, né quella dei borghi umidi e solitari vestiti di ardesia e acquattati assieme ai mulini in riva ai fiumi. Sopra e sotto: castello Saché
Sopra: il salottino del castello di Saché
Una
natura poco mossa che non offre grandi distrazioni visive e
che, come agì
sull’autore della “Commedia Umana”, impone tranquillità e
concentrazione.
Luoghi ideali della scrittura insomma, come dimostra la
produzione turennese
di Balzac che vi ambientò
anche “Il curato di Tours”, “Il Giglio nella valle” ed
“Eugenie Grandet”, e vi
compose appunto “La Grande Brèteche, “Louis Lambert”, “Il
Peccato Veniale”,
“L’illustre Gaudissart”, “La Grenadière” e “Casa di scapolo”.
Sopra: castello di Vouvray La regione bagnata dall’Indre e dalla Loira che è ovunque ”...ai vostri piedi; la dominate da una terrazza elevata sulle acque capricciose”, da oltre un secolo onora Honoré Balzac (1799-1850) nato appunto 220 anni fa. Gli schizzi di Rodin, preparatori alla scultura che campeggia nell’omonimo museo parigino, e le caricature di Daumier imperano nei tappi e nelle etichette di Pineau bianco imbottigliato a Vouvray nelle cantine quattrocentesche del prediletto castello di Moncontour che Balzac voleva comprare e che immortalò ne “La femme de trente ans”.
. Sotto: castello di Vouvray Guardando la curva del fiume verde-ambra accarezzata da una luce morbida, quasi polverosa, Balzac gustava il vino equilibrato e generoso di Vouvray con cui sovente annaffiava i suoi irregolari pasti rablesiani. Era capace, dopo due o tre giorni di digiuno e di scrittura diurna e notturna, di deglutire anche cento ostriche e sei pernici in un solo pranzo.
Sopra: busto e miniatura di Balzac Gli
attuali proprietari, che nella collezione esposta nei saloni
del castello
(aperto al pubblico solo su richiesta) vantano un magnifico
cavaliere bretone
in legno dipinto, hanno allestito
un
curioso museo storico del vino ricavato nelle grotte
trogloditiche che scavano
la Touraine. Tipico spazio espositivo nella valle della Loira
dove si
nascondono nel calcare diverse locande e botteghe come quelle
dei canapai a
Villain-sur-les-Rochers nei pressi di
Saché, nella valle dell’Indre dove ancora “il barometro
a volta a volta
rattrista le fisionomie o le rallegra e le spiana... in un
duello costante tra
il cielo e gli interessi terreni e agricoli”.
Sotto: castello di Luynes
Sotto: nella Valle dell'Indre
Nel
castello di Saché Balzac trascorse solo brevi soggiorni in
fuga dalla
stressante vita di società parigina e dal consueto assalto dei
creditori. Il
legame con “un luogo malinconico, pieno di armonie troppo
serie per le anime
superficiali ma caro ai poeti il cui animo è impregnato di
mestizia” fu
comunque forte sia perché il proprietario, monsieur de
Margonne, era un vecchio
amico di famiglia e sia perché nella cameretta con il letto a
baldacchino, lo
scrittoio minuto con la verde lampada a olio e la vista a
cannocchiale sulla
“valle calma e solitaria bordata di querce bicentenarie” la
scrittura fu
fruttuosa.
Sopra: St Cyr sur Loire. Sotto: Vendome liceo
Ronsard dove studiò Onorato
Una
stanzetta così piccola che quest’estate Gerard Depardieu,
impersonando Balzac nel nuovo film biografico di Josée Dayau
(la regista del
recente “Conte di Montecristo”), non poteva neanche girarsi
tanto da
costringere la
produzione a ricostruire
l’ambiente negli studios parigini.
Sotto: valle dell'Indre
Sopra: Vendome dove Balzac frequentò il
liceo
Il
giardino conserva “i suoi grandi alberi nodosi e l’aria
ineffabile di mistero”.
Ombreggiano la mole del castello i cui saloni sono stati
ricostruiti in stile
ottocentesco e il piano superiore trasformato in un museo che
rievoca con
vecchie edizioni, busti dei personaggi balzacchiani, stampe e
ritratti la vita
e l’opera del grande romanziere che usava passeggiare intorno
alla chiesetta
romanica del borgo e tra filari di platani lungo l’Indre fino
al famoso
castello rinascimentale di Azay-le-Rideau: “un diamante
sfaccettato, coronato
dall’Indre, montato su pilastri, mascherato di fiori”. Frutto
turrito di un
progetto ambizioso ben più simbolico e “sfacciato” di quello
di Langeais che invece
conserva il suo aspetto
medioevale e fortificato all’esterno per sorprendere con la
preziosa facciata
rinascimentale della corte.
Sopra: Scahé scrittoio di Balzac Sopra: lliceo Ronsard frequentato da
Balzac
A
Tours, dove nacque il 20 maggio 1799 (la casa in rue Nationale
fu bombardata) e
dove ritornò anche con M.me Hanska, Balzac concentrò le sue
attenzioni rivelate
ne “Il curato di Tours” intorno alla cattedrale gotica e
fiammeggiante,
all’attiguo chiostro della Psalette e alle quattrocentesche
scale a chiocciola
esterne delle case di rue Constatine e Paul-Louis-Courier.
Sopra:vendemmia a Vouvray e stanza di Balzac nel
castello di Saché La cattedrale di St-Gatien è una delle più ardite creazioni gotiche di Francia. La facciata stretta è serrata da due complesse torri che la verticalizzano ancor più. All’interno magnifiche sono le vetrate del coro eseguite nel 1270 con colori intensi e vivaci. Della chiesa di St-Julien invece più che l’edificio sorprende il chiostro sul quale danno le cantine oggi sede del Musée des Vins de Touraine, nettari assai apprezzati dall’ingordo Balzac. Sopra:castello di Luynes e sotto: castello di
Langeais
Del
vecchio e pittoresco centro dove si raggomitolano fascinose
stradine tortuose
(rue Briconnet, rue du Murier), Balzac amava soprattutto la
pittoresca
place Plumerau
disegnata dalle facciate
a traliccio e sede un tempo del “mercato dei cappelli”. Anche
di quelli che
calzavano nel Collegio Oratoriano Ronsard di Vendome dove
Balzac studiò dal
1807 al 1813. Sopra:castello di Langeais Vendome,
dominata dalla torre dell’orologio di Saint-Martin, dalle
guglie di Notre-dame
che celano preziose vetrate del XII secolo, è una verde
cittadina
piacevolissima, anche se il romanziere non la amò costretto
come fu a una
disciplina rigorosa e a lunghe camminate e noiosi picnic lungo
il Loir o al
possente castello di Rochambeau, eroe della Guerra
d’Indipendenza Americana e
amico di Washington.
Di fatto
soffrì di solitudine: la madre venne a trovarlo
solo due volte in cinque anni. Ben diverso l’affetto per il
castello di
Frapesle della cara amica Zulma Carraud
a Issoudun dove nello chalet costruito apposta per
ospitarlo in libertà
scrisse e ambientò “La Rabouilleuse”. In suo ricordo lo
chef-collezionista issoldunoise
Alain Nonnet ha riattato
nella locanda La Cognette, già citata da Honoré,
una sala balzacienne con lettere, busti,
stampe e ritratti dell’autore cui ha dedicato un menù con
alcuni dei suoi
piatti preferiti: zuppa di lenticchie, carpe della Brenna
all’antica,
gamberetti di fiume e torta di marzapane, mandorle e
cioccolato.
Text and Photos by Andrea Battaglini photographer and travel writer since 1978
NOTIZIE PRATICHE/TIPS
INFO loira.it Museo Balzac a Saché: lysdanslavallee.fr touraineloirevalley.co.uk ARRIVARE In aereo a Parigi, con easyjet.com, alitalia.com o airfrance.com, che
dista solo 130 km dalla valle della Loira percorribili in
treno: dalla stazione
Montparnasse a Tours
con il TGV in 1,10
h. DORMIRE Di charme alle porte di Tours e del castello di Luynes LeXII-Douze de
Luynes (le-douze.com, contact@le-xii.com)
è
un relais du silence
gradevole. A 5
km da Tours l’Art Hotel è ricavato in un castellotto con
camere di design
(Rochecorbon, http://art-rochecorbon.hotel-rn.com). MANGIARE Balzac adorava
mangiare; il modo migliore per onorarlo è assaggiare e gustare
i generosi
piatti locali. Le Petit Patrimoine ( 58 rue Colbert, tel.
47660581) di Tours
propone in un ambiente
famigliare la
vera cucina semplice e saporita della vecchia Touraine:
rognoni, trippe e
salumi generosi. Sempre nel capoluogo impera un “tre stelle”
Michelin: Jean
Bardet (57 rue Groison, tel. 0247414111), che
delizia i palati più esigenti con i suoi capolavori
gastronomici che
comprendono anche piatti del territorio. Da non perdere a
Issoudun, in memoria
di Balzac, la sosta alla Cognette (2 bd Stalingrad, tel.
0254212183) che nella
sala arredata soltanto con memorabilia balzacchiane serve
i piatti preferiti dall'autore di "Papà
Goriot". Sopra:Vouvray, cantine; sotto: Vouvray vigneti di Pineau e
MUSEI BALZAC (E RODIN) A PARIGI A Parigi nel quartiere di Passy esattamente in rue Raynouard al n° 47 si affaccia la casa di Balzac oggi museo e centro di documentazione e studi sulla sua immensa opera. Vi visse dal 1840 al 1847. In questa piccola casa con annesso un giardino terrazzato, scrisse numerosi capolavori tra cui “La cugina Bette” e “Un affare tenebroso”. Nella Maison de Balzac sono poi conservati vari cimeli personali, un busto scolpito da David d’Angers e una statua di Alessandro Puttinati. Per vedere però le più belle sculture di Balzac è doveroso recarsi al Museo Rodin (Hotel Biron; 77, rue de Varenne) dove ne campeggiano diverse: dai busti alle figure intere scolpite dal maestro Auguste. Nel magnifico edificio in stile rocaille le “mani del genio” hanno modellato bronzi monumentali tra cui quelli, celebri, dedicati allo scrittore inquieto e perennemente indebitato. Le statue di Balzac sono collocate nel cortile d’onore, nel giardino e in una delle sedici sale che costituiscono uno dei musei più interessanti della Ville Lumiére. Sopra e sotto: Parigi casa-museo di Balzac a Passy
|
Milan, photobattaglini.it registered 1998 copyright ©AB
Back to: Blog (in progress)