Berna
Settembre 2019
Sopra
Paul Klee, Muenster. Sotto Muenster e case sulla
Junckergasse
"Vedo
dove
devo". Il neon anagrammatico dell'artista greco Nakis
Panayotidis
che
illumina la facciata del Museo di Belle Arti di Berna
(il Kunstmuseum tra vedutisti svizzeri del XIX secolo,
Impressionisti ed espressionisti tedeschi espone anche
alcuni celebri olii di Paul Klee ma i 4.000 pezzi del
genio bernese sono da 20 anni ospitati nell'ondulante
PKZ disegnato da Renzo Piano fuori porta) è un pacato
monito a incanalare lo sguardo comme
il
faut sulle cose che contano: opere dirompenti,
eleganti classiche architetture o curiose espressioni
creative. Di gran classe nella understated capitale e centro dell'Oberland ironizzato da
Dürrenmatt. Perché Berna, che nell'edizione del 1913
della celebre guida inglese Bradshaw veniva
considerata "la
più pittoresca città d'Europa", di bellezze ne ha da
vendere ma per timida tradizione non
le grida né ostenta marketing style; è dunque consigliabile se non doveroso selezionarne
la visione.
Sopra
e sotto Kunstmuseum,Ferdinand Hodler e Paul Klee Ad
Parnassum 1935 (sotto)
Sopra a sinistra Kunstmuseum, Itten Johannes ,
Turm des Feuers 1920 a destra Paul Klee autoritratto:
Tra
le tante figura la storica sala di lettura della
Biblioteca Universitaria decorata dai ritratti dei
borgomastri impettiti a dovere cara a Vladimir
Uljanov, detto Lenin di cui quest'anno ricorre il 150°
della nascita e che, prima di divenire leader della
Rivoluzione Sovietica,
fu assiduo frequentatore delle biblioteche
ginevrine, zurighesi ma soprattutto bernesi durante il
suo prolungato soggiorno da esule - poco se non
nullatenente come scrisse " ho bisogno di guadagnare
altrimenti creperò veramente , credetimi!!!"-
nella terra rossocrociata dal settembre del 1914,
quando accompagnò a Berna la moglie Nadezda Krupskaja
convalescente per un intervento chirurgico, al 3
aprile del 1917 quando rientrò in Russia per guidare
la Rivoluzione d'Ottobre con un treno piombato messo a
disposizione dei tedeschi che anche lo foraggiarono
contando sulla sua avversione alla capitalista guerra
mondiale e dunque sul probabile ritiro
dell'esercito
russo coinvolto ormai in una guerra civile interna:
Lenin era infatti per la Germania la garanzia di un
nemico in meno.
Sopra
e sotto Uni e Burger Bibliothek
La passione per la lettura era una tradizione della famiglia
Uljanov e fin dall'infanzia i libri furono i più
fedeli compagni e restarono i migliori amici di Lenin.
Altrettanto coltivate fin dagli studi ginnasiali spesi
tra Kazan e Simbirsk (poi Samora e Peter) furono
l'avversione per l'iniquità economica e l'ingiustizia
sociale. Ai tempi inveì e scrisse contro il "populismo
rivoluzionario" scandito a suon di slogan per far
breccia sui contadini ignoranti e sulla "folla
passiva" dagli "eroi attivi" tra cui figurò pure il
fratello maggiore Alexandr fucilato dai militari
zaristi. Fu però nel periodo bernese (soprattutto nel
1915) che
preparò la "giusta via" da seguire e l'organizzazione
dei soviet proletari da concretare per la vittoria
rivoluzionaria confrontandosi con socialisti e
bolscevichi di mezza Europa convocati in segreti
simposi internazionali nell'altopiano: nei boschi di Zimmerwald,
ai confini del Cantone di Lucerna presso il Mariental
Hotel di Sörenberg che
oggi è un istituto turistico ai piedi del Rothorn,
sentinella innevata
irta sul sonnecchiante villaggio, e poi all'Hotel
Bären di Kiental, tutt'oggi in attività ai margini dei
boschi che inanellano il microborgo
artigliato nei pendii che incorniciano il lago
di Thun amato e disegnato da Paul Klee.
Sopra
dr. Hannes Mangold, sotto: Volkhaus nel 1915
Pensieri
dirompenti contro la guerra mondiale in corso, "di
stampo imperialista e capitalista", gli frullarono
studiando nelle due raccolte ed eleganti sale lettura
in boiseries con sopralzo a balcone delle comunicanti
Uni e Burgerbibliotkek che coccolarono Einstein e
Pirandello, ma
anche all'ombra delle fontane cinquecentesche:
variopinte meridiane stradali, scandiscono le ore
rilassate nella Marktgass e, sotto i portici
tardo-barocchi e rococò della Kram, della
Gerechtigkeit e della Muenster
gasse.
Sopra
: scorcio lago si Thun verso Kiental; sotto:
Soerenberg all'epoca di Lenin
Sopra : Hoatel Baeren a
Kinetal all'epoca di Lenin; sotto: boschi
dell'bernese di Paul Klee
"Ovunque
leggeva con lena e avidità" dice il dr. Hannes Mangold
curatore nel 2017 della mostra per il centenario della
Rivoluzione Sovietica a Zurigo e Berna, "il
pensoso
Lenin sfruttava infatti il sistema bibliotecario
svizzero perché gli permetteva di poter ricevere
gratuitamente - ed entro 15 giorni dalla domanda - i
libri ovunque, anche nel più sperduto paese di
montagna. Dunque non solo nelle biblioteche cittadine.
Inoltre già allora i testi ordinati venivano
recapitati con una busta affrancata per la riconsegna.
Tutto senza sborsare un franco: di denaro Lenin ne
aveva pochissimo se si esclude un piccolo tesoretto
che la Krupskaja aveva ricevuto in dote. Uljanov restò
così affascinato dall'efficienza del servizio al punto
che quando la rivoluzione del 1917 investì anche il
sistema bibliotecario russo decise con la moglie di
voler rendere accessibili al popolo tutti i libri
possibili adottando lo stimato modello elvetico della
Biblioteca Nazionale".
Sopra e sotto : Kramgasse
Sopra
: particolare fontana del XVI secolo sulla Marktgasse
e sotto merceria sotto i portici
Sopra
e sotto: boutique floreale sotto i portici della
Marktgasse (vedi news)
Pedinare
le orme del futuro leader sovietico con in mano il
libro di Maurice Pianzola "Lénine en Suisse" (editato
nel 1965 dall'Editions Librairie Rousseau
di Ginevra) per le case affittate in Sidenweg al 4,
in Donnerbühlweg all'11E, in Distelweg al 2, in
Falkenweg al 9 (Uljanov fu vagabondo itinerante nel
cuore della città perché sempre alla ricerca di
appartamenti vieppiù economici)
o nei locali frequentati come la Maison
du Peuple (Volkhaus) che ancora si affaccia sulla
Zeughausgasse - in restauro oggi - , significa
vagabondare per alcuni degli angoli più charmant di Berna. Che è
nota per la sua rilassatezza tipica peraltro di ogni
raccolta capitale amministrativa; meno nota ai più
invece per l'eleganza taciuta, riservata ed esibita
con pacatezza nelle
boutiques di
artigianato, di creazioni floreali, di libri d'arte e
antiquariato, di vetri e gioielli, di design; e di
pasticceria (con la ginevrina Arn en place
Bourg-de-Four la Eichenberger vanta la migliori pralines
elvetiche). Tutte preziose botteghe da guardare,
osservare con calma quando
sono aperte perché a Berna i negozi restano chiusi di
domenica e di lunedì e aprono il martedì quel tanto
che basta (ai bernesi) dalle 11 o dalle 12 fino alle
18-18,30. Poco; ovvio perché pur non essendo ricca né
cara come
Zurigo, Ginevra o Basilea non si danna a caccia di
turisti o shoppers incalliti. Non ne ha bisogno. E'
sempre la capitale, è sempre, e lo sa, la più bella
città storica del paese.
Sopra
e sotto portici della Kramgasse e sotto comignoli e
affaresco casa sulla Junkern-gasse:
Con
le cinque fila parallele di palazzi impettiti,
dipinti, graffittati e serrati come in un esercito
napoleonico (che la invase nel 1798) dove perfino i
comignoli richiamano opere di maestranze d'epoca e
paiono casette disegnate da segni infantili,
essenziali come nelle chine di Klee. Tutti allineati
dalla torre dell'orologio e dalla piazza del
Parlamento alla fossa degli Orsi, simbolo di Berna. E
anche se in Svizzera mai è ufficialmente esistito un
ceto nobiliare classificato e privilegiato come tale,
a Berna - in passato obtorto collo dialogante con gli
imperiali d'Asburgo - il patriziato dedito
al commercio è comunque proliferato e resta un po'
snob e altezzoso; orgoglioso
dei "blasonati" Lauben (portici) concatenati fin dal
XVI secolo lungo le storiche gassen dove le vetrine
ammiccano. Magari nascoste, e sempre sotto portici, come
nel quartiere lungofiume di Matte bagnato dall'Aare
che tenaglia a ferro di cavallo il meraviglioso centro
come la Sarine a Friburgo che, poco distante, è
una piccola Berna parlante
francese.
Sopra
boutique vetro a Matte (vedi news) e sotto tetti di
Matte
Sopra
:gli orsi di Berna e sotto Muenster
sopra
le vetrate del Muenster e sotto due delle tipiche
fontane cinquecntesche della città
Berna,
città come Ginevra e Lugano di esuli politici grazie
alla sua neutralità, affascinò il giovane Lenin. Che, se
restò come il mondo ipnotizzato dalle sperticate navate
del Münster colorate dalle fascinose vetrate
quattrocentesche e anticipate dal ricco portale gemino
straboccante di eletti e dannati, non vide la
novecentesca sede della Biblioteca Nazionale che, oltre
il Kirchenfedlbrücke, con il premiato Museo della
Comunicazione, il Museo Einstein ricavato nel Museo
storico e il Museo di Storia Naturale forma il
Museumsquartier circondato da diverse ambasciate. Non da
quella russa; oggi sta sulla collina
dove luccicano le travi curvilinee di acciaio del
Paul Klee Zentrum.
Sopra
e sotto il PKZ di Renzo Piano
Sopra:
al PKZ pulendo marionetta di Paul Klee
Sullo
sfondo, in trasparenti lontananze, le sagome
triangolari della Jungfrau, del Monch e dell'Eiger
sono le rocciose sentinelle dell'Oberland che
incantarono Uljanov. "Sono quasi vent'anni che anche
nelle scuole russe non si studia Lenin ormai associato
per le prime purghe a Stalin; i giovanissimi neanche
sanno chi è stato o quasi" precisa Anastasyia
Lobanova esperta di teatro sperimentale e milanese di
adozione. Se duque è evidente che la sincera spinta
rivoluzionaria di
Lenin, elaborata tra i fondi librari elvetici, si
spense già nel 1921 quando negò al poeta Alexsandr
Blok - critico sugli effetti della rivoluzione e
gravemente ammalato - il permesso di farsi curare in
Finlandia, pentendosi
l'anno seguente ormai troppo tardi, è anche accertato
che inevitabilmente
il "terrore" leninista
era indirizzato ai controrivoluzionari e mai come
quello staliniano a
danno dei veri rivoluzionari di stampo trotzkista.
Andrea
Elvezio Battaglini
Sopra:
Kunstmuseum XIX sec. vedusta svizzero, Gabriel Loppé
INFO
myswitzerland.com
visitswitzerland.com
be-welcome.ch
bern.com
madeinbern.com
kunstmuseumbern.com
zpk.org
(Paul Klee Zentrum)
unibe.ch
burgerbib.ch
ARRIVARE
Da Milano in circa tre ore di treno con trenitalia.com o
sbb.ch; da Roma in circa 6 ore di viaggio.
DORMIRE
Strategico e vicino alla Casa del Popolo l'Hotel Kreuz Bern
(Zeughausgasse 41, kreuzbern.ch). A Kiental l'Hotel
Baren (Griesalpstrasse 60, baerenkiental@bluewin.ch)
Sopra:
Kornhaus Keller ristorante d'epoca
MANGIARE
La Kornhaus, del 1718, (Kornhauspltaz 18) è ricavata in una
magnifica cantina/magazzino dalla grande volta a botte
affrescata. Piatti tipici del bernese. Simpatico il
Loetschberg (Zeughausgasse 16) che propone tutte le
foundues immaginabili.
BOUTIQUES
Elegante
e di gran classe la boutique floreale Flair, Kramgasse
60; vetri di design splendidi al Glasatelier in
Schifflaube 38.
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