BRISTOL: REMAINER'
PROPELLERS, ON NAILS ...
QUANDO LE PALLE GIRANO A
ELICA
Sopra : docks e sotto: universitari inquieti per la Brexitl
Sopra
: docks e sotto: case giorgiane in
Queen Square
Sopra e sotto il mitico ponte sospeso in ferro di Clifton
Ma
nel 2016, anno del referendum,
Bristol e i suoi abitanti
votarono, anima e core, da remainers.
Ovvero Bristol fu la sola importante città inglese
(circa 450mila abitanti) a scegliere con convinzione e
numeri di restare nell'Unione: con Londra ovviamente, ma
la capitale non fa testo perché da sempre e per sempre
"England belongs to London but London doesn't
belong to England". Non sorprende
ricordando che storicamente Bristol
ha spesso sognato di essere qualcos'altro
evidenziando una spiccata propensione ai voli pindarici.
Sopra
i docks, harbour, e sotto Queen Square ,
georgiana
Ad
esempio
annovera una serie di grandiosi progetti architettonici,
urbanistici e commerciali, ai tempi pubblicizzati con
dovizia e dati per scontati, ma mai realizzati. Rimasti
sulla carta cioé; come
lo spettacolare ponte pensato nel 1793 da William
Bridges che doveva contenere arcate multi-storey con
granai, una cappella e una scuola nautica o come il
Severn Barrage disegnato
nel 1840 dall'ingegnere Thomas Fulljames che
doveva essere una diga con ponte
ferroviario sul fiume Severn; come, nel 1895,
l'edificio centrale della Bristol Tramways and Carriage
Company dove si sarebbero dovute incontrare diverse
linee ferroviarie ma il faraonico progetto rimase
disegnato nero
su bianco e
stessa sorte subì, negli anni Novanta del Novecento, il
progetto dell'Harbourside Center, un music-forum
presentato e vinto in concorso dallo studio tedesco
Behnish&Behnish ma annegato nell'Avon.
Incudine
tra
il ruvido ma simpatico Galles minerario caro a John Ford
ma umiliato dallo sprint tatcheriano (oggi il turismo
non genera altrettanti salariati) e il romantico
Somerset caro a Tess e a Thomas Hardy, la città ha
caparbiamente sostenuto i laburisti, e recentemente
anche Corbyn, soprattutto nel quartiere di West
Bristol. Insomma, i bristolians
paiono davvero inquieti. A cominciare dai secolari
importatori di vino, francese e non, di Wine street.
Temendo dunque di non poter più servire e ingollare Nuit
St George e Prosecco a go-go, a loro la Brexit fa
proprio girare le palle a elica e di eliche, avendone
inventate a iosa, ne sanno qualcosa. Un curioso motivo
per conoscere la città.
Come
non restare affascinati dall'interno "a sala"
della cattedrale di Holy Trinity e dal suo
gotico chancel
(coro e presbiterio) dove si affollano impettiti i
professori universitari durante la cerimonia di consegna
dei diplomi di laurea? Molti studenti negli ultimi anni
hanno protestato contro il governo conservatore,
ovviamente fuori dalla chiesa perpendicolare che con la
cattedrale di
Gloucester è
comunque una delle più ipnotiche del sud-ovest,
richiedendo l'abbassamento delle tasse universitarie e
affidandosi ai laburisti, ma furono voci nel deserto.
Nella sperticata navata dove coronano gli studi
durante la cerimonia i loro occhi umidi per
l'emozione vagano sulle arcate ogivali e sui pilastri
scanalati dove poi si appiattiscono ad
usum selfie
e foto-ricordo speranzosi di divenire le "teste grigie"
della magic
Britannia.
Sopra : contro i genocidi bus di protesta e sotto i vecchi docks
Di primitivo infatti a Bristol c'è solo il gotico della Elder Lady Chapel, perché nell'Holy Trinity si benedice il futuro del paese. Forse. Ancor più magnetici sono i rameggi della struttura sempre gotica che sfondano poco lontano il soffitto della moresca St. Mary Radciffe e pure le vetrate fiamminghe della piastrellata Poyntz Chapel di St. Mark. Tutti edifici religiosi che raccontano i proficui traffici cultural-commerciali che la città ebbe con il Vecchio Continente (gli inglesi sono sempre stati abili, furbi e spietati traders). Acqua passata?
Fiori
all'occhiello della città sull'Avon, flagellata dai
bombardamenti nazisti che però risparmiarono l'infilata
curvilinea di case georgiane di Queen Square, restano il
Clifton Suspension Bridge progettato e sospeso sulle
gole del fiume da Isambard Kingdom Brunel nel 1836 lungo
m 450, largo 10 e alto 82 metri e la S.S. Great Britain,
il primo piroscafo passeggeri in ferro e a propulsione a
elica che venne utilizzato sulle rotte oceaniche. Sta
orgoglioso in un bacino di carenaggio del Floating
Harbour memore di aver compiuto 32 volte il giro del
mondo. Dopo un naufragio avvenuto al largo delle isole
Falkland - las Malvinas argentine -
fu recuperato solo nel 1970 e sottoposto a un
accurato restauro.
Trasformata
in
museo, alloggia viaggiatori in cera: rigorosamente
incravattati con libri in mano (tra l'altro Defoe fece
partire Robinson
Crusoe proprio
da qui), pagliette e valigie in cuoio al seguito da
stivare nelle cabine di gran lusso. Fu, quella della
propulsione a elica inventata sempre da Brunel, l'epoca
in cui Bristol rivoluzionò i trasporti e il commercio
intercontinentali. Bisognerà aspettare gli anni Sessanta
del secolo scorso con lo sviluppo dell'industria
aerospaziale e poi gli anni Ottanta
- trascinati da una vibrante popolazione
giovanile dedita al design, alla ICT e alla finanza
- per rivedere un impulso simile. Eppure la
prosperità di
Bristol che nel 2005 contava la maggior percentuale di
auto per abitante ma pure il maggior numero di
senzatetto, oggi sembra sbiancata con l'ammoniaca che da
decadi produce in quantità rilevanti o come il ritratto
di Martin Lutero di Cranach il Vecchio (uno dei tanti a
onor del vero dipinti da Lucas) esposto al secondo piano
del City Museum & Art Gallery. Insomma è una città
in bianco e nero? Comunque il b&w è per default più
interessante del colore. Anyhow avanti Bristol alla
riscossa, Liverpool è più grossa, Liverpool è più grossa
(di 30mila anime)!
INFO visitbristol.co.uk visitbritain.com crosscountrytrains.co.uk southwesternrailway.com ARRIVARE Aereo
e
treno da Londra con britishairways.com, easyjet.com,
alitalia.com (meglio atterrare a Heatrow però) e poi in
treno in 1,40 h circa da Paddington Station fino a
Bristol Temple Meads DORMIRE Nel sobborghi di Clifton e di Cotham dove vivono gli studenti in genere si trovano guest-houses e b&b convenienti tra cui la St Michael's Guest House e la Sunderland Guest House, basiche ma gradevoli. Glamour ma costoso l'Hotel du Vin (The Sugar House, hotelduvin.com)
Sopra
a destra e sinistra: negozi e insegni
nel centro MANGIARE Frequentati
e
simpatici i pubs intorno a King street. Ottimi burgers e
cocktail da Browns
al 38 di Queen's Road. In una vecchia stazione di
polizia dei docks è stato ricavato il Riverstation (the
Grove) e a due passi sempre sul porto il Severnshed (The
Grove) che serve ottimi fish&chips.
Studenti
e professori della "red brick" Bristol University |
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