LOCARNO FESTIVAL 2019
  SEGUENDO LA CORRENTE 


 

Sopra Casa Rusca Museo, a Locarno

Che la location del Pardo Film  Festival affascini oggi ancor più che nel 1913 quando la guida turistico-ferroviaria Bradshaw definiva Locarno "una indaffarata e dinamica  piccola città dal carattere italiano meravigliosamente situata sulla sponda settentrionale del Lago Maggiore" è fuori discussione. Bastano Piazza Grande, la cas-museo Rusca e gli interni affrescati delle chiesedi San Francesco e Santa Maria Assunta, oltre al poderoso castello visconteo continuamente ristrutturato a dovere, a dimostrarlo.

Che - posto che oggi ci sono in Europa più festival cinematografici che nuove pellicole - che alcuni dei 33 film in concorso (tra Internazionale e Cineasti del Presente)  come per le passate edizioni non deluderanno le aspettative di cinefili e turisti è altrettanto scontato.


Quello che però sorprende dell'impostazione della nuova direttrice svizzera Lili Hinstin è  l'annullamento dell'annunciata  (in autunno)   retrospettiva di 45 film del maestro della commedia  Blake Edwards sostituita con Black Light, un'affastellata  kermesse sul cinema "nero" e "razziale" (pellicole dagli anni Venti a oggi, da Robert Wise a Spike Lee) che ha davvero ben poco di filologico e rigoroso: come presentare storici film su  Dio e l'Uomo, l'Inferno e il Paradiso. E ciò per mantenere un fil rouge, un po' dimenticato dal precedente direttore Carlo Chatrian secondo la Histin, in tutte le sezioni del festival poiché diverse opere prime e anteprime in concorso e in Piazza Grande raccontano, sulla scia del consolidato Festival del film Francofono di Namur, Africa, Maghreb o sud-est asiatico. Insomma con scaltrezza, e strizzando l'occhio ai "più giovani" come nelle Biennali d'Arte, pare si segua il  mainstream del concettual-sociale, dell'emigrazione, dei profughi, delle razze. Già. Infatti, sperando di attirare ragazzi "di tendenza" anche dall'Italia Settentrionale ecco l'offerta per gli studenti a 100 franchi dell'abbonamento valido per la durata del festival che quest'anno si srotola dal 7 al 17 agosto e la creazione della sezione Crazy Midnight con film proiettati in Piazza Grande dopo mezzanotte.
Lodevole; ma in ogni caso il costo della sopravvivenza festivaliera a Locarno è oneroso comunque, visto che anche un'insalatina  precondita e premasticata nei supermercati della Coop raggiunge cifre proibitive e non solo per le tasche italiche. Per non dire dell'ospitalità. Pas de problème: alle tre del mattino si potranno stendere chinchorros artigliandoli alle sedie mobili giustapposte in Piazza Grande.
Sperando che le nubi oscure, in agosto immancabili nel Sopraceneri, non siringhino troppo. Auguri e viva il Pardo anyway.
Andrea Battaglini


 


INFO

myswitzerland.com

ticino.ch

locarnofestival.ch