ALLA FRANCIA E A NOTRE-DAME. LE CATTEDRALI DELLE STELLE: VERGINI LUMINOSE
Sopra
cattedrale di Laon e sotto facciata cattedrale di
Rouen
In omaggio a Notre-Dame di Parigi - che non
fu una delle gotiche cattedrali delle stelle ossia della
Costellazione della Vergine perché pur dedicata anch'essa a
Nostra Signora fu precedentemente ubicata - nella
speranza che i prossimi restauri siano più efficaci e
sensibili di quelli realizzati dal mitizzato Viollet-le-Duc
ma già ai tempi ampiamente criticati anche da Marcel Proust
o di quelli recenti nell'interno della cattedrale di Chartes
che sembra una villetta rifatta oggi sopra le palme di
Dubai. Speriamo poi che Parigi non sfrutti troppo il
disastro per operazioni "son et lumière" marketing oriented. Sopra doccione cattedrale di Laon e sotto transetto a Laon Sopra
: vetrate rosone laterale a Chartres
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Nelle
antiche province della Champagne, Piccardia, Ile-de-France e
Neustria le cattedrali gotiche dedicate a Notre-Dame ed erette
a cavallo tra XII e XIII secolo disegnano sul territorio,
quasi con perfetta corrispondenza, la costellazione della
Vergine così come si osserva in cielo. Tracciano
dunque,
in quella che fu la Gallia belgica oggi Francia
settentrionale, un preciso segno zodiacale. Se si confrontano le città che abbracciano le "cattedrali delle stelle", con gli astri, si evince che la Spiga della Vergine corrisponde a Reims, Gamma a Chartres, Zeta ad Amiens, Epsilon a Bayeux. Mentre fra le piccole stelle si ritrovano in coincidenza le cattedrali di Evreux, Etampes, Laon. Sulla scia infine, luccicano più deboli le cattedrali di Rouen e di Notre Dame de L'Epine. Sopra
e sotto cattedrale di Reims
Le
teorie sui rapporti tra la collocazione degli edifici
religiosi e il posizionamento degli astri, giustificate dalla
filosofia medioevale che pensava il cosmo come un'opera
architettonica di Dio, sono numerose: già Maurice Leblanc
aveva notato, prima di tutti, che le abbazie benedettine del
paese di Caux disegnavano sul terreno l'immagine dell'Orsa
Maggiore, e lo storico Enrico Guidoni che il complesso dei
Miracoli a Pisa (Torre pendente, Duomo e Battistero)
riproduceva sul terreno le tre principali stelle della
costellazione dell'Ariete. Sopra
vetrate della Vergine di Marc Chagall a Reims (1974) e
sotto Reims dalle torri
Astrazioni a parte, resta il fatto che le vitree e pietrificate cattedrali della Francia settentrionale, per simbolica definizione medioevale "immagini dell'universo" progettate con rapporti matematici e musicali, rappresentano assieme l'apice dell'arte e dell'architettura gotiche. Sopra
cattedrale d Reims Sopra
navata laterale a Reims e sotto navata cattedrale di
Amiens Sopra
cattedrale di Chartres di notte La prima
"stella" è la cattedrale di Reims. Se la facciata scarnificata
dai frastagli di cuspidi, pinnacoli, edicole e traforate
torrette è croccante e spumeggiante come lo champagne che
imbottigliano nelle colline dei dintorni, l'Annunciazione
scolpita nel portale centrale è fatale. E' il capolettera di
una magnetica e naturalistica Bibbia di pietra duecentesca che
si sfoglia con gli occhi, prima di accedere agli slanciati
interni dove furono incoronati per tredici secoli i re di
Francia. Per il suo valore simbolico la cattedrale fu
bombardata per quattro anni dai tedeschi durante la prima
Guerra Mondiale. Per la sua fama Marc Chagall disegnò la
vetrata del deambulatorio con una visionaria Vergine di blu
trasparenti: una pittorica favola eterna. Sopra
cattedrale di Troyes e sotto arco rampante a
Chartres Sopra
cattedrale di Reims e sotto rosone e
lunetta vetrate a Chartres
Meno
nota ma importante e luminosa, sulla scia della costellazione
e comunque a poche decine di chilometri, la cattedrale di
Notre-dame de l'Epine affascina per il jubé, il tramezzo su
arcate che divide la navata dal coro: è leggero e aereo come
una nuvola. Più
originale è la cattedrale di Notre-Dame a Laon in Piccardia.
La annunciano i giganteschi buoi che spuntano dalle monofore
delle torri campanarie. Cosa ci facciano lassù è oscuro. Chi
dice siano un omaggio delle maestranze locali ai ruminanti che
trasportarono le pietre consentendo l'erezione della
cattedrale, chi più semplicemente vi ravvisa un riconoscimento
della loro proficua ostinazione.
Tutta la
facciata in realtà è una sinfonia di pieni e di vuoti, di
chiaroscuri, di finestroni ed eleganti gallerie, di arcate e
rosoni. Sapientemente illuminata di notte, sotto le stelle, è
una scena teatrale. Una quinta come doveva essere nel XIII
secolo la sua serena e luminosa navata centrale: rifugio di
mercanti, di animali, di stoffe, di cittadini vocianti. Era
faro, granaio e animato parlamento; fungeva da palazzo
comunale. Al clero era destinato il coro, ben separato da
transenne e cancellate come lo è ancora oggi. A rassicurare e
calmare i fedeli dunque, bastavano le colorate lame di luce
"divina" dispensate dalle vetrate. Sopra
scultura Vergine portale facciata ad Amiens e
sotto a Reims Sopra
scultura Vergine portale facciata ad Amiens e
sotto a Reims Sopra
scultura Vergine portale facciata a Troyes e
sotto ad Amiens Sopra
scultura Vergine portale facciata ad Amiens Sopra
e sotto scultura Vergine portale facciata a
Chartres
La
pittoresca cittadina di Laon domina da un colle isolato gran
parte della pianura piccarda ai cui margini settentrionali
spunta l'astro di Amiens, la cattedrale più vasta di Francia. Frutto della ricchezza accumulata dai tessitori di Amiens nel XIII secolo, è lunga 145 metri, larga 70 e ha un volume di 200.000 metri cubici. Immensa e sperticata, sfida ogni immaginazione, tanto che sorprese pure la fervida fantasia di Jules Verne di casa nel capoluogo. Sorprendente nell'interno è la tensione verso l'alto, una spinta verticale creata dalla trasgressiva e articolata sequenza delle campate. All'esterno invece è ipnotica la sua familiare statuaria che presenta ancora pallide tracce di colore. In origine tutte la sculture erano dipinte. Oltre alle statue dei re che troneggiano nella fascia centrale della facciata e a quelle che brulicano nei portali centrali, strega per vivacità e arguzia la Vierge Dorée lavorata nel Duecento e sospesa sul fianco meridionale. Sopra
Laon interno colonna a costoloni e cupola e sotto dal
tetto Sopra
cattedrale di Toryes e sotto Notre-Dame de l'Epine
(Vergine)
Sopra:
interno cattedrale colonna portante e cupola a Laon
Bisogna raggiungere la costa normanna, passando da Rouen dove la fiammeggiante cattedrale di Notre-Dame merita la sosta (fu una delle palestre pittoriche di Monet che la dipense a tutte le ore del giorno), per avvistare la "stella" di Bayeux che brilla con le volte proiettate a 48 metri dal suolo. Consacrata ancora nel 1077 di Guglielmo duca di Normandia e re d'Inghilterra fu ampliata nel XIII e XIV secolo. A parte l'abside che è una bella ragnatela di archi rastremati, è con le sua foresta di guglie e agili torri la meno equilibrata tra le cattedrali della "costellazione gotica". Nell'interno è curiosa la decorazione geometrica a motivi fantastici, di nordica ispirazione, che corre sulla navata mediana. Da non perdere nel borgo normanno uscito indenne dallo sbarco del 1944, la celebre Tapisserie de la Reine Mathilde, magnifico arazzo ricamato nel 1077. E' una rarissima sequenza lunga 70 metri, scandita in 58 scene, che narra la vita dell'epoca (medioevale). Sopra
rosone vetrato a Laon e sotto rosone di
Amiens sopra:
facciata cattedrale di Laon A sud,
nell'attuale dipartimento dell'Eure, è altrettanto preziosa la
cattedrale di Notre-Dame di Evreux. Imponente e grandioso,
l'esterno è stato rimaneggiato più volte per rimediare agli
incendi e alle mutilazioni subite dai tempi di Filippo Augusto
alla seconda Guerra Mondiale. Gli stalli lignei (XIV sec.), le
cancellate e le intense vetrate centrali del coro in stile
gotico-rayonnant
catalizzano invece anche lo sguardo più distratto: la Vergine
col bambino, fusa nei toni giallo-senape, è di dolce e rara
eleganza. Sopra vetrata interno a Laon e sotto guglie statua Vergine a Laon
Cruda e militareggiante invece è la sagoma di Notre-Dame-du-Fort a Etampes. Ubicata sulla coda della costellazione della Vergine, è coronata da merli e sormontata da uno slanciato campanile che vigila sul borgo medioevale disteso a sud di Parigi e a est di Chartres con la cui cattedrale condivide la grazia di statue e rilievi. Sopra e sotto: Chartres, facciata e timpano con Vergine e bambino
Chartres
è la Cappella Sistina delle vetrate, il "pensiero medioevale
fatto visibile", l"esempio più puro di gotico francese", la
stella Gamma della costellazione. Putroppo è stata malamente
restaurata di recente.
L'interno, tenuto al buio ma illuminato a giorno dalla luce colorata che filtra attraverso 176 finestre, è onirico e metafisico. Duemila cinquecento metri "di film in tecnicolor" (esemplari e inimitabili i blu e gli azzurri violacei o verdognoli), dove la Vergine trionfa nel rosone settentrionale, gli apostoli e i santi nelle navate minori e salvati e dannati nel Giudizio Finale sul rosone della facciata. Chartres resta dunque la stella più lucente, la Vergine più fatale. Sopra:
cattedrale di Bayeux e sotto abside cattedrale di
Evreux Sopra
sculture portale laterale ad Amiens e sotto
rosone esterno facciata laterale a Chartres Sopra
scultura lato occidentale cattedrale di Chartres
INFO it.france.fr amiens-tourisme.com tourisme-champagne-ardenne.com
normandie-tourisme.fr chartres-tourisme.com tourisme-paysdelaon.com ARRIVARE Fly and drive. A Parigi
con airfrance.com, alitalia.com, easyjet.com + auto a
noleggio. DORMIRE A Troyes
in bocca alla cattedrale Le Champ des Oiseaux
(champsdesoiseaux.com). A Reims centrale l'Hotel de la
Cathédrale (hotel-cathedrale-reims.fr); a Laon romantico
l'Hotel de la Banniere de France
(hoteldelabannieredefrance.com); ad Amiens grazioso il logis
Le Prieure (hotel-prieure-amiens.com). A Rouen seminascosto in
una viuzza a due passi dalla cattedrale, d'epoca
l'Hotel de la Cathédrale (hotel-de-la-cathedrale.fr);
a Bayeux ricavato in una casa normanna a traliccio il Lion
d'Or (liondor-bayeux.fr). A Evreux
in stile
il Normandy Hotel (hotel-restaurantdenormandie-evreux.fr); a
Chartres, non lontano da Etampes, elegante e centrale l'Hotel
Grand Monarque (bw-grand-monarque.com/fr). MANGIARE
A Troyes raffinata cucina regionale a Le Royal (22, bd Carnot, tel. 0325731999). A Reims in voga l'Apostrophe (59, place Drouet d'Erlon, tel. 0326791989); a Laon cucina del territorio a base di legumi e ortaggi a Zorn-Le Petite Auberge (45, bd Brossolette, tel. 0323230238); ad Amiens simpatico La Quai (13-15 Quai Belueu, tel. 0322721080). A Rouen normanna la cucina del Beffroy (rue du Gros Horloge, tel. 0232080190); nei pressi di Bayeux a Port en Bessin sulla costa, specializzato in cucina di mare e crostacei il Bistrot d'à Coté (12 rue Lefournier, tel. 0231517912); Tra Evreux a Chartres il Relais des Remparts di Nogent-Le-Roi (2, Rue du Marché aux Legumes, tel. 0970359358) è un locale rustico di buon livello; a Chartres il Moulin de Ponceau (21 rue Tannerie, tel. 0237282765) offre una saporita cucina regionale.
SHOPPING Reims e lo Champagne: un fiume di bollicine Si sono spesi fiumi di
"bollicine" per raccontare la storia dello champagne, il vino
più famoso al mondo. Pochi ricordano invece
le aspre controversie tra i contadini e
i proprietari terrieri per definire i confini della
sua proficua produzione DOC, di origine controllata. Infatti
oggi non solo intorno a Reims, cuore del "sacro triangolo"
disegnato tra Reims, Epernay e Chalons-en-Champagne, ma anche
nei pressi delle cattedrale di Troyes, e di Laon in Picardia,
si imbottigliano degli ottimi e più economici champagne che
non sempre possono valersi della denominazione ufficiale. Lo champagne, il più
antico spumante conosciuto, deve la sua paternità all'abate
Dom Pérignon, che mise a punto il procedimento della
fermentazione in bottiglia: metodo che ora si denomina champenoise.
Egli infatti fu il primo a intuire l'importanza dell'assemblage
(cioè il mescolare i vini per ottenerne la somma delle
qualità) e ad adottare il tappo di sughero, fondamentale per
la qualità del vino e per la tenuta sotto pressione. Luigi XIV fu il primo a far servire lo champagne come nettare delle grandi feste: una patente che allo champagne è rimasta saldissima.
A Reims
le cantine costellano la città a dismisura ma anche nei
dintorni meridionali della Cote des Bar, intorno a Troyes o ai
confini con la Piccardia si possono acquistare nelle caves
degli ottimi champagne a prezzi convenienti.
Tra le tante sparse
nel territorio: Charles Clément a Colombé-le-Sec, Bernard
Breuzon et fils a Colombé-le-Sec, Richardot a
Loches-sur-Ource, Robert Grandpierre a Viviers sur Artaut,
Morize Père et fils a Ricey Haut. A
Bayeux, in Normandia, si possono invece acquistare i Calvados
invecchiati prodotti nella regione. CURIOSITA'
L'arazzo di Bayeaux L'arazzo
di Bayeux, detto
della Regina Matilde, è uno straordinario capolavoro dell'arte
del ricamo lungo 70 metri e largo da 50 a 55 centimetri.
Scandito in 58 scene numerate, è una sequenza ricca di curiosi
particolari che illustra con eccezionale realismo e
un'insostituibile fonte di informazione, lo stile di vita
della seconda metà dell'XI secolo. Si alternano scene di
battaglie e figure di cavalieri in costume, uomini d'armi e
contadini ( dove è possibile riconoscere i tratti somatici, ad
esempio gli inglesi coi baffi e i capelli lunghi) e ancora
navi, fortezze e accampamenti. Il "filo rosso" è costituito
dal racconto della conquista dell'Inghilterra da parte di
Guglielmo il Conquistatore, campagna durata dal 1064 al 1066 e
conclusasi con la battaglia di Hastings del 14 ottobre 1066.
L'opera fu eseguita in Inghilterra intorno al 1077 e donata
dalla regina Matilde al vescovo di Bayeux, suo cognato Eudes.
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