Sotto: Caminomorisco

 

Sopra alla Galleria Barro installazione di Mondongo Tres

LAS HURDES: SULLE ORME DI BUÑUEL

 

Sopra: Sierra de Francia

 



CAMINOMORISCO-LAS HURDES, giugno 2005 - settembre 2018

Nel 1932 Luis Buñuel gira il film-documentario Las Hurdes ("Tierra sin Pan"). Un'analisi scioccante e spietata, realistica e metaforica, sulle condizioni miserabili in cui vivevano circa diecimila hurdani sparsi in una manciata di borghi isolati tra la Sierra de Pena de Francia e la Sierra Alta o Retama. Immagini emblematiche sulla terra aspra punteggiata di desolati villaggi e di chiese carmelitane, roccaforti dell'ordine religioso che introdusse il cristianesimo in questa "terra senza pane", dove gli edifici di impronta romanica  vigilano dignitosi ma senza gloria su abitazoni di pietra a secco senza finestre, senza camini, per lo più misere e semi-abbandonate.

Sopra: "Tierra sin Pan" di Luis Bunuel, 1932

Sopra:dettaglio stemmi a La Alberca

Poco è cambiato dai tempi di Buñuel tra le montagne color senape che non superano i duemila metri e che senza fatica richiamano alla memoria  le sequenze girate dal maestro spagnolo ancora durante il regno di Alfonso XIII. Ora tempestate di boschi di conifere e lecci ora screpolate da cupe creste rocciose, le cime della Pena de Francia dividono la Castilla Y Leon dall'Estremadura.

Sopra e sotto:La Alberca

 

E  celano paesi dal nome arcano e poetico: San Martìn del Castanar, Mogarraz, La Alberca, Cerceda de la Sierra, Madronal, Las Casas del Conde, Miranda del Castanar, Nava de Francia, Monforte de la Sierra.
Mete intriganti raggiungibili sia da nord, dalla aristocratica e misconosciuta Ciudad Rodrigo, che da sud, dal versante estremegno che è meno composto del suo corrispettivo settentrionale: è più selvaggio e abbandonato ma forse più affascinante.

Sotto portici a La Alberca

Qui il cuore degli hurdani è ancora attaccato alle consuetudini preistoriche degli antenati (l'unico mezzo di trasporto è il mulo, quando c'è) e la loro povera e monotona esistenza è ancora scandita da rari matrimoni pericolosamente consumati all'interno dello stesso nucleo famigliare e da una quotidiana economia di sussistenza che trova nella coltivazione degli olivi e delle ciliege (che ai tempi di Buñuel venivano per fame ingerite crude causando dissenterie) e nell'allevamento del maiale iberico (jamòn serrano) i suoi punti di forza: gustosi per i pochi turisti ma assai deboli per gli abitanti.

sopra mercato; sotto:stemmi a Mogarraz

La differenza tra i due versanti di las Hurdes è architettonica e, in parte, economica. Nell'area castigliana prevale nelle case dei paesi, in genere annunciati da una parrocchia di origine romanica o dalle rovine di magri castelli, l'uso delle travi a vista nelle facciate irregolari che sono a graticcio. Manifestano dunque una ossatura di travi lignee riempita in pietrame legato con malta e talvolta intonacato di bianco. E' un'architettura popolare che ricorda tante case d'oltralpe, immagini germaniche e anglosassoni più che iberiche. 

Sotto a destra: stemmi a Ladrillar   

Nell’insieme i borghi settentrionali formano un formidabile e frammentario albero genealogico, tanti sono gli stemmi ovunque incastonati che raccontano l'anima blasonata di un remoto passato. La vicinanza con la colta e aristocratica Salamanca, i cui appassionati di trekking durante il weekend affollano i pendii settentrionali della Sierra, aiuta un po' la modesta economia turistica dei villaggi castigliani della sierra. Numerosi infatti sono i sentieri, tracciati in mezzo ai boschi di lecci e castagni e alle terrazze coltivate a  ciliegio, che collegano tra loro gli assolati borghi di pietra.

Sotto cicogna.

Sotto: prosciutti Serrano (di montagna)

 

Sopra: chiesa di Nunomoral. Sotto:Riomalo de Arriba, mulo

Sotto: Alqueria Hurdana

 

I microborghi estremegni di Las Hurdes, che sopravvivono  a stento di miele e di olio,  appaiono isolatissimi (sono infatti uniti da lunghe, tortuose ma panoramiche strade di terra battuta), fuori dal mondo, sovente disabitati e comunque caratterizzati, nell'aspetto severo, dall'uso di lastre di ardesia.

Sotto: raccolta delle ciliege a Riomalo de Arriba

Sotto:San Martin del Castanar

Sotto Riomalo de Arriba

Sotto: casa isolata nella Sierra de Francia

 

In basso a destra: stemma a La Alberca

Muri concavi e convessi si intersecano e si stringono uno sull'altro così da formare dei monocromi viottoli acciottolati dove un vecchio o un mulo, quando esistono, faticano a passare. Sovrastati da un orizzonte inclinato di tetti color lavagna, imprimono un tocco plumbeo e inquietante a un'atmosfera rarefatta, avvolta da silenzi rotti dai belati di capre per lo più zittite dal vento. E', quello meridionale, il volto drammatico di Las Hurdes che si allarga in grandi spazi "americani" stemperandosi verso la terra dei conquistadores, l'estremegno altopiano di Plasencia, Càceres, Truijllo e Merida che diede i natali agli audaci e avidi hidalgos Pizarro e Cortés.

Sotto:Alqueria Hurdana

Nel complesso dunque la zona di Las Hurdes resta una terra cruda e, se non del tutto priva, con poco companatico. Un angolo sperduto che è sempre stato una delle roccaforti  del cattolicesimo iberico fortemente tradizionalista, non sempre lungimirante e trascendente come dimostrano le numerose processioni mistico-religiose che si ripetono nei pochi popolati villaggi. Un territorio dall'aria adusta e vigorosa, dal volto barbaro e contadino, dimenticato anche dallo sprint economico e sociale spagnolo odierno. Uno sviluppo che negli ultimi anni ha resuscitato l’Estremadura più classica, quella dei Conquistadores, ma non ancora l’area depressa di Las Hurdes. Così, con la sua faticosa autenticità, las Hurdes rappresenta davvero la Spagna più estrema.

Text and Photos by Andrea Battaglini

photographer and travel writer since 1978

Sopra a sinistra e a destra : Buenuel mentre gira Tierra sin Pan e scorcio di Miranda del Castanar

NOTIZIE PRATICHE/TIPS

INFO
Ufficio spagnolo per il Turismo: spain.info e tourspain.es
mancomunidadhurdes.org
turismohurdes.es

DORMIRE
A La Alberca moderno ma ricavato in uno chalet Las Batuecas (C.tra Las Batuecas, hotelasbatuecas.com) che offre pure la cucina tipica (trote di fiume, prosciutto di montagna “serrano”, formaggi). A Caminomorisco, nella Hurdes, c’è una decorosa pensione con annessa una buona trattoria: Hostal El Abuelo (Calle Rocandelario, caminomoresco.es).

MANGIARE

L’jamon serrano di Las Hurdes, che forse è ancora più gustoso dell’ jamon iberico de pata negra prodotto nella vicina Estremadura, è il “piatto” forte della zona. Oltre alla ciliegie.h
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