LAKE DISTRICT, CUMBRIA Acque, alture e matite. Nella regione più turistica della Gran Bretagna, fin dall’Ottocento palestra di scrittura per i poeti romantici e di roccia per i pionieri dell’alpinismo, piovono gocce e mine nere e colorate. Da secoli. Dai lunghi e concitati giorni di Elisabetta I a quelli altrettanto gossip e complessi di Elisabetta II. Da quando si iniziò a estrarre la grafite nella miniera di Borrowdale sotterrata ai margini del tormentato lago Derwentwater. Grafite con cui i pastori segnavano le pecore ma con cui Leonardo - già esportata in Francia, Italia e nelle Fiandre in forma di mina - disegnò il suo mondo. Nel 1564 era chiamata in loco wad e da allora ai vagiti del terzo millennio, incorniciata da un museo naturale di felci e di muschi, è stata elaborata impastando pigmenti, cera e argilla o tagliando meccanicamente le esagonali guaine di legno morbido che ancora serrano le matite più artistiche e ispiratrici d'Europa: le Derwent Pencils.
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Sopra
: matite Derwent ai bordi del Castlerigg Stone Circle
Sopra
a sinistra, lago e a destra matite colori sul Lake
District
Timbri
e toni di colore che a Keswick accendono un paesaggio bicromo
di prati verde bottiglia, rilievi grigio tortora
e laghi blu pavone spesso in penombra e dunque carichi
di sfumature: “non conosco altre zone dove, in ambito così
limitato, si possa trovare una simile varietà nelle influenze
di luce e di ombra sui pittoreschi lineamenti del paesaggio”.
Uno
scenario, quello con doviziosa insistenza descritto da
Wordworth, inquietamente rassicurante come la Svizzera (non a
caso Kandinskij definiva il verde “il tranquillizzante colore
della borghesia”) amato dalla gentry che qui dalla seconda
metà del XVIII secolo sfida l’inclemenza e i capricci dei
cieli e, sotto la pioggia torrenziale o accecata dagli avari
raggi di un sole radente,
si inerpica per le scontrose montagne decapitate dalla
nebbia e dalle nubi che sembrano umide lenzuola grigie, o
trotterella con passo sicuro tra boschi sgocciolanti e prati
rasati come puf di loden. Quando piove, e cioè spesso visto
che tra Ambleside e Seathwaite cadono in media 3552 mm d’acqua
all’anno, i trekkers sono “silhouettes” impregnate che portano
zaini abnormi e stringono in mano trasparenti buste
di plastica: indispensabili custodie idrorepellenti per le
mappe dei sentieri. Quando è bello invece e soffia il vento,
in controluce sono gonfie bolle di k-way simili alla gonna di
Marilyn Monroe in “Gli uomini preferiscono le bionde”.
Sopra : trekkers con mappa in mano
Come
in un club londinese, e come era buon costume anche sulle
Dolomiti di facile accesso (un po’ meno e a denti stretti
sulle più faticose e mozzafiato Occidentali, vedi Whymper),
incrociandosi nei viottoli i “laghisti” si salutano
sempre. Una pioggia stonata e acuta di hallooooo
e di ironici riferimenti all’inclemenza del tempo che comunque
mai interrompe le gite programmate (“sunny spells chance of
shower, you know the country!”). Quella dei montanari
britannici è una
costante sfida che assume deliranti toni di onnipotenza.
Sopra : Coniston water, Bratwood dove visse Ruskin e sotto mucche al recinto
Sopra praticando golf in compagnia ovina
Rischiano
gambe e teste scalando i picchi di Scafell Pike, Skiddaw,
Raven Crag, Lingmore Fell, Red Pike, Great Gable, Pillar
Rock, Kirkfell
e Lingmell emuli di
Wordsworth, Coleridge, Ruskin e Walpole. Poeti, saggisti,
scalatori e narratori di casa tra le cime e i laghi della
Cumbria (rispettivamente a Grasmere, Keswick, Brantwood e
Brackenburn sul Derwent Water) ma che, chiamati dall’amore
della montagna e affascinati della sua misterica e
disordinata architettura, glorificarono in patria
soprattutto le Alpi: furono le prime fotografie del Cervino
scattate da John Ruskin nel 1849 a sollecitare l’ardito
Whymper nell’impresa alpinistica che portò alla tragica
conquista del Matterhorn nel 1865. E fu l’esaltazione
emozionale della rude e altera roccia
in genere, poetata
da Wordworth sia nel suo Lake District che in
visita alla catena del Bianco guidato dalla scrittore
“alpino” Ramond de Carbonniéres, a spingere mezza
Inghilterra verso quote elevate, vette nostrane o esotiche
che fossero.
Sopra : murales ferrovia storica nei Lakes
Proprio
girando il Lake District difatti, dove la cima più alta non
supera i 1100 metri di altezza, si capisce la passione per i
ghiacci alpini consumata dai suoi celebri
e letterati ospiti: <<l’Eiger e l’Aiguille
Noire restano dei miti ma qui, oggi come nell’Ottocento, pur
di attaccare le pareti graffiate da fessure e crepacci dello
Scafell i freeclimbers di Manchester o Newcastle aspettano il
bel tempo anche una settimana incernierati in tende e spugnosi
come funghi>> confessa Howard Christie, il gestore del
rifugio Wasdale Head Inn che dal 1868 è la storica base di
appoggio per i rocciatori della regione.
Affrontando
gli impegnativi passi che altalenano la Cumbria e fanno da
sparti-laghi, si
capisce anche come i suoi osannati bacini, pur fluttuanti
biblioteche di romantici versi, poco aggiungono alle
paesaggistiche memorie di un qualsiasi frequentatore dei laghi
prealpini. O almeno, non suggestionano quanto altri panorami
inglesi più desueti o unici come le colline rotolanti delle
Yorkshire Dales o le campagne del Wessex. Eppure, in una Gran
Bretagna cangiante che negli ultimi venti anni si è rifatta il
look pubblicizzandolo con straordinarie promozioni mediatiche,
la regione di Keswick, Kendal, Windermere e dintorni
ha un grande pregio: è
il solo luogo comune britannico che non è cambiato,
soprattutto se paragonato al rinato Galles promosso da Anthony
Hopkins, all’esaltato
Hearth of England di Shakespeare mai celebrato dal drammaturgo
che pure vi nacque, alla nuova Irlanda rampante e ribelle,
all’epica Scozia testimoniata da Sean Connery o alla Londra after
Millennium projects che ha talvolta equiparato il sacro
col profano (Vinopolis con la Tate Modern).
Il
Lake non è mutato neanche di un filo d’erba o di una mina
colorata tipo Derwent che, spesse solo 4 mm., vennero
consumate a chili da Turner disegnando irti paesaggi:
incantati e immobili nei secoli, o quasi, come le montagne, e
immacolati come quelli filmati nel 1974 da
Ken Russell in “La perdizione” - dove fanno le veci della
campagna austriaca attraversata da un Mahler strampalato e
visionario - o nel 2000 da Ridley Scott nel plurinominato “I
gladiatori”. A proposito il Lake District fu location anche in
alcune sequenze de "La donna del tenente francese" di Karel
Reisz del 1981 e in "Il
caso Paradine" di Alfred Hitchcock del 1941.
Sopra
Rydal Mount (Ruskin) e sotto Dove Cottage (Wordsworth)
Sopra Brantwood dove visse Ruskin e sotto pascoli di
pecore
sopra Derwent Water Lake
E'
un francobollo di classica Inghilterra, lungo 32 chilometri
da est a ovest e 48 da nord a sud, popolato da gente
diffidente che se muta qualcosa lo fa lentamente, come se
dovesse camminare con le uova sotto ai piedi e non sui
grassi velli erbosi cuciti da muretti di pietra a secco e
fertilizzati da migliaia di pecore graziate dall’afta
epizootica e soffici come nuvole. Che si addensano nei cieli
con la stessa velocità con cui gli ovini si raggruppano al
rumore delle Triumph onnimobili sugli impensabili nastri
d’asfalto ripidi e stretti come carrugi genovesi. In
un’area con poca storia.
Di regale solo Kendal vanta i natali di Caherine
Parr che fu la sesta moglie di Enrico VIII, ma in compenso
già nel 1951 e per prima nel paese fu eletta a parco
nazionale. Un altalenante distretto che risulta
costantemente uguale a se medesimo un po’ perché non ha
bisogno di effimere attrazioni, visto il proficuo afflusso
di visitatori dai mercati interno e statunitense (in media
il Lake District registra oltre quindici milioni arrivi e la
sola crociera sul lago Windermere supera un milione
passeggeri); e un po’ perché, cosa comune ovunque a certe
altitudini, gli abitanti in quota mantengono conservatrici
lucidità altrove
opacizzate.
Sopra a sinistra tipico look inglese a destra insegna di un pub con oca a Hawkshead
Sopra insegna di Stan laurel (Stanlio) e turismo
equestre con ponies Sopra
e sotto: la falconeria di Muncaster Castle
presso Ravenglass
![]() Sopra
:
crociera sui laghi
Sopra e Sotto: produzione matite alla Derwent Pencils
Factory
Le
uniche evidenti differenze, umani orari di lavoro a parte,
sono: gli operai-artigiani addetti alle rumorose verniciatrici
meccaniche (i macchinari che dipingono le guaine di cedro
californiano con le stesse tinte delle mine) calzano delle
cuffie antirumore; quelli preposti all’impasto dei pigmenti
con l’argilla del Dorset, la cera e gli adesivi, indossano
“scafandri” anti-esalazioni; gli esperti che controllano la
coincidenza dei colori delle mine con quelli verniciati
esternamente sulle matite si avvalgono, sebbene raramente
sbaglino il manuale check
a occhi nudi, pure
di scanner e computer. I risultati? Eccellenti, puri e
luminosi. << L’intero processo, semiartigianale,
necessita una ventina di giorni di lavorazione, anche se le
macchine che incapsulano le mine nelle “custodie” di cedro
impiegano solo 12 secondi a matita>> precisa il general
manager Mike Stranders sollecitando la visita dell’annesso
Pencil Museum, rifatto dopo il devastante uragan Desmond del
2015, dove un tunnel riproduce un pezzo della celebre miniera
della Borrowdale.
Sopra e Sotto: produzione matite alla Derwent Pencils
Factory e Museo
Aspettando
il sole, i “laghisti” di Keswick fanno la fila all’ingresso.
La coda non è lunga come al Dove Cottage, la casetta-museo di
Worthwords a Grasmere, o alla vittoriana villa-museo di Ruskin
di Brantwood affacciata al pittoresco Coniston Water; tanto
meno estenuante di quella, compostissima, che si sgomitola tra
le case a graticcio di Hawkshead alla venerata Beatrix Potter
Gallery, la galleria dedicata all’autrice di libri illustrati
per bambini (quelli del coniglio Peter Rabbit e del ranocchio
Jeremy Fisher) da non confondere con il protagonista della
fortunata collana di J.K.Rowling da cui
hanno girato più di un film proprio nel Lake
District.
paesaggio
del Lake District e sotto pascoli e allevamento
pecore
Sopra: cottage tipico e sotto campi tra Ravenglass ed Eskadel e Sopra
Sopra Linthwaite Hotel
Solo il curioso e multimediale museo “Rum Story” di Whitehaven, sulla costa occidentale, non richiama ancora orde di turisti in fila indiana: interattivo, è l’unica concessione al technology-mainstream della regione. Cosa che esula dall’immaginario collettivo inglese in gita nell’ecosistema del Lake District. E… se a Keswick il misterioso e suggestivo cerchio di pietre druidiche, quel suggestivo Castlerigg Stone Circle che pare sia un millenario calendario pagano, fosse come Stonehenge di recente giustapposizione? Meglio non interrogarsi; in fondo di quiz-show oggi se ne vedono già troppi. Anche nella vecchia Inghilterra. INFO visitbritain.com gocumbria.co.uk rumstory.co.uk ARRIVARE La
formula più pratica è il fly&drive con . Con easyjet.com o
britishairways.com
fino a
Manchester, la città più vicina al Lake District a circa
un’ora e mezza di viaggio. L’auto è il mezzo migliore per
girare il Lake District (in alternativa la mountain bike, ma i
passi sarebbero davvero impegnativi anche per Gimondi di
turno). Le strade che collegano i laghi più famosi (Derwent
Water, Coniston, Windermere, sono affollate e quelle che
raggiungono i panoramici passi di Hardknott, Wrynose,
Kirkstone sono ripide e strettissime: guidare a passo
d’uomo!
CLIMA Weather
or not, il clima è continentale con frequenti piogge:
indispensabili scarponcini e giacche a vento impermeabili. DORMIRE E MANGIARE
Sopra e Sotto: pubs e alberghi di charme
Non si contano i b&b e neanche i pub dove servono piatti di cucina tipici (trote, Cumbrian o Cumberland sausages, Sticky toffee pudding, Herdwick hogget con carne di pecora) che costellano tutto il distretto. Unico per capire lo stile dei rocciatori inglesi l’ottocentesco Wasdale Head Inn è acquattato nella più selvaggia valle della Cumbria (wasdale.com). Meno modaioli e lussuosi che in altre contee inglesi, tanti sono gli “small charming hotels”; tra questi figurano il romantico e seicentesco Armathwaite Hall Hotel (Bassenthwaite Lake, Keswick, armathwaite-hall.com), il rustico Drunken Duck Inn & Restaurant (Barngates-Ambleside, drunkenduckinn.co.uk), l’Ivy House (Braithwaite-Keswick ), l’elegante e panoramico Linthwaite House Hotel (Bowness-on-Windermere, lwww.mrandmrssmith.com). L’ottima Welsey Lodges (wolseylodges.com) conta due b&b ricavati in case d’epoca a Windermere e Keswick.
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