LIPSIA
HIP-GRÜNER
:
CONCERTI E SPARTITI
LIBRI
E STAMPE D'AUTORE
Una
stanza buia e una parete dipinta da led viola gelido.
All'angolo un treppiede porta spartito, rigido servo
muto. In mezzo come briccole nell'acqua nove oblunghi
cilindri si illuminano a suon di musica performando
un'orchestra: archi (violini viole violoncelli), fiati
(flauti oboe flauti traversi), percussioni (tamburi,
piatti). D'acchito, una cassa armonica
elettro-minimalista: ludica nella ripensata casa-museo
di Mendelssohn-Bartholdy. Poi i cilindrici pali
orchestrali esplodono a turno emettendo note ad
hoc ricevendo gli impulsi di emissione da sensori
caricati sul pentagramma luminoso che trasmette
le oscillazioni della bacchetta impugnata da
improvvisati maestri. En
passant a turno studenti e turisti interpretano i
pentagrammi sciabolando l'astina come novelli Walter o
Furtwängler. Cambiando la velocità e il movimento della
bacchetta dirimpetto allo spartito luminoso, elaborano e
conducono la "propria" sinfonia, il "proprio" concerto,
i "propri" quartetti. Trasformano così la musicale e
neo-installazione dell'Effektorium
nella "camera dei sortilegi" della Lipsia più hip, storica fieristica
capitale tedesca della musica, della stampa e del libro e isola grüner in mezzo a un land filo AfD e CDU. Sopra e sotto : casa-museo Schumann, Clara Wiek-Schumann Arts, artista al lavoro
Sopra e sotto : casa-museo Schumann Sopra
murales sulla musica e sotto vecchie fabbriche
editoriali
Più classica è la stanza delle memorabilia appartenute al compositore: sotto vetro scorrono lentamente, su scaffali in movimento verticale come nelle mense americane degli anni Settanta, gli oggetti cari a Jakob Ludwig Felix: flauti, ritratti, fotografie d'epoca, penne d'oca, pagine di spartiti. Cliccando sui display che anticipano la grande bacheca girevole si ferma il marchingegno e si legge la didascalia sull'oggetto selezionato. "Nel 2019 alla maison non può mancare " ricorda la musicologa Juliane Baumgart-Streibert in forza alla casa-museo "almeno uno sguardo sullo studio, la sala e la camera da letto arredati con mobili Biedermeier e, al pianterreno, sulla saletta espositiva nel 2019 doverosamente dedicata al bicentenario della nascita dell'eccelsa pianista Clara Wiek figlia di un fabbricante di pianoforti, moglie di Robert Schumann caro amico di Mendelssohn, stimata conoscente e interprete di Franz Liszt e anche, tre le prime, acclamata esecutrice sulla scena internazionale delle sonate di Beethoven". Sopra e sotto : casa-museo Schumann-Wiek Sopra
Opera-Haus e sotto a sinistra tappa del
percorso musicale tracciato nella città e a
destra museo Mendelssohn-Bartholdy
Non è lontana la casa dove dal 1840 al 1844 Clara e Robert vissero appena sposati nonostante i dubbi del padre-suocero Wiek peraltro costruttore di fortepiani e pianoforti. Principalmente trasformata in scuola elementare con orientamento musicale, l'edifico classicista alberga al primo piano lo studio dove Robert compose anche la Sinfonia Primavera.
Sopra
a sinistra Clara Wiek-Scumann e a destra
studene di musica
Ancora meno dista la gloriosa Gewandhaus che, insipida
se non brutta esteriormente ma oscurata per fortuna
dalle vetrate
e curiose architetture dell'Università, è forse
la storica sala concerti più prestigiosa della Germania:
fondata nel 1743 e ricostruita nel 1981
di fronte all'Opera Haus con un organo Schuke
di 6638 canne a 72 registri. Non poteva essere
altrimenti nella città di Bach. La sua orchestra venne
diretta per 25 anni da Mendelssohn e in seguito da
Walter, Furtwängler e
recentemente per 11 anni, fino al 2016, da Riccardo
Chailly che però non ha lasciato un gran ricordo a causa
delle sue continue assenze. Atteggiamento impensabile a
Lipsia dove emergono - pendant
con Vienna e Berlino - le migliori scuole e
università musicali d'Europa, dove in tram o su due
ruote circolano più zaini e astucci porta-strumenti che
umani e dove, testa di ponte tra Sassonia-Anhalt e
Turingia, Bach passò gli ultimi ventisette anni della
sua vita come direttore e Kantor della Thomasschule.
Per
secoli la città ha oscillato tra la devozione al libro -
fu ed è alla faccia della Buchmesse francofortese la
culla dell’editoria tedesca e della gloriosa fiera pure
dedicata alla carta stampata -, e il culto della musica.
O meglio, di JSB, che nel locale Zimmermann compose le
rarissime “musiche da caffè”. Tirata a lucido e
rilanciata soprattutto dal caro-prezzi della vicina
Berlino - che ha richiamato nell'ex DDR
artisti e creativi - Lipsia pulsa non solo
intorno alla romanico-gotica Thomaskirche che venerdì
sera e sabato pomeriggio onora Bach con messe e cantate
per il piacere di turisti provenienti dal globo come
ovvio: JSB è sepolto nel coro, è immortalato in una
vetrata, ne vigila l’ingresso dal 1908 scolpito a
dovere, e impera con spartiti, strumenti e oltre 160 CD
nell’attiguo Johann-Sebastian-Bach-Museum.
Sopra
e sotto : studenti all'opera alla Musik
Hochschule Sopra e sotto : studenti all'opera alla HMT, Musik und Theater Hochschule Sopra e sotto : studenti all'opera alla HMT, Musik und Theater Hochschule
A
un tiro di schioppo, oltre ai saggi architettonici
dell'Altes e Neue Rathaus, campeggiavano sul Bruhl le
“case della Stasi". Tra l’altro proprio l’accusa di
collaborazione con la Stasi in cambio di fondi costò nel
1991 il posto di cantore della Thomaskirche al bacchiano
Joachim Rotzsch. Basta
seguire uno dei tanti astucci porta-strumenti che
deambulano in città per approdare nel quadrilatero dei
musicisti alla celebre Hoch Schule fur Musik und Theater
(HMT) gonfia di promettenti allievi provenienti dal
mondo: violoncellisti spagnoli, organiste giapponesi,
futuri direttori d'orchestra italiani come
i Francesca Fiore (27 anni) e
Davide Guarneri (28 anni). L'HMT dialoga con l'imponente
ottocentesca Biblioteca Universitaria (Beethovenstrasse
6) che accoglie oltre 5,5 milioni di libri e 12mila tra
manoscritti e incunamboli.
Sopra
e sotto : Biblioteca
Univeristaria sotto
: studenti alla Biblioteca
Univeristaria La
cupola della sala grande di lettura è suggestiva anche
se oggi la biblioteca è oscurata dalla nuova sede della
Deutsche National Bibliothek
- dove sono stati trasferiti da Berlino libri e
documenti tedeschi dal 1913 in avanti - che alberga uno
straordinario museo
del libro e della scrittura (dal cuneiforme al codice
binario) e dal 2010 il Deutsche Musikarkiv,
una collezione di un milione e settecentomila
tra dischi in vinile e in digitale, lettori musicali
d'epoca e spartiti (non fu in caso se a Lipsia Breitkopf
& Haertel fiorì la più prima casa editrice musicale
del mondo fondata nel 1719, la stessa che pubblicò i
lavori di Robert e Clara Schumann anche). Sopra
e sotto : nuova
Deutsche National Bibliothek Sopra e sotto : archivio e sezione musicale della nuova Deutsche National Bibliothek sotto : archivio e sezione musicale della nuova Deutsche National Bibliothek
A
proposito di carte stampate emoziona il Museum of
Printing Arts ritagliato nell'ex area industriale di
Plagwitz, oggi modaiola con gallerie d'arte e locali
pure jazz oriented, che
ruota intorno al canale Karl-Heine. E non tanto per gli
storici torchi a mano di Guttenberg Style che
scandiscono l'ingresso ma perché è un museo vivente. Uno
staff di 15 esperti e addetti tipografici su richiesta è
a disposizione gratuita di artisti e piccoli editori di
numerati per
operare su
originali macchine a stampa e di composizione di varie
epoche, lead type, steel stamps, matrici di caratteri a
piombo e presse per stampa.
Sopra e sotto : Museum of Printing Arts Sotto
: Museum of
Printing Arts,
caratteri di
piombo
"Capita
dunque spesso, visitandolo, di vedere, conoscere e
assistere all'opera
artisti, incisori ed editori di libri creativi e
di poter dialogare con loro" dice Christine Hartmann, pr
del museo. Un magnifico sogno che termina nella sala
espositiva dove a turno vengono esposti anche i primi
spartiti stampati della storia "che venivano elaborati a
mano perché non esistevano, nel XVIII e nel XIX secolo,
i caratteri delle note fusi in piombo e arduo comunque
era il preciso allineamento nelle 5 righe del
pentagramma delle medesime, scritte a mano e
commissionate dai vari compositori"
precisa la Hartmann. Fino alla fine di
settembre 2019 sono esposti gli spartiti di Clara
Schumann: inevitabile visto che per il giubileo
di Clara nelle pasticcerie e panetterie
di Lipsia esploderanno in suo onore e fino alla
fine dell'anno i Clärchen, storici pasticcini locali (i
die Lerche) ma con la sua effige in zucchero glassato.
Vezzi consumistici
qui a Lipsia dove c'è ancora una generazione -
quella crescita sotto la DDR - che
non è capace né abituata a poter scegliere, comprare,
consumare. Un bene o un male?
Sopra
pasticcini con
immagini di
Clara
Wiek-Scumann
per
l'anniversario
e sotto suo
spartito
orriginale
Andrea
Battaglini INFO leipzig.travel mendelssohn-haus.de leipzig-erleben.com hmt-leipzig.de druckkunst-museum.de kunstkraftwerk-leipzig.de schumann-verein.de dnb.de germany.travel ARRIVARE In aereo dall'Italia via Monaco con lufthansa.com oppure a Berlino, anche con easyjet.com, e poi in treno in 1 ora e 15 minuti di viaggio dalla Hauptbahnhof.
DORMIRE Di fronte alla Thomas Kirche e di fianco al museo di Bach l'Arcona Living Bach14 (bach14.arcona.de, Thomaskirchhof 13/14) è arredato con tromp-l'oeil a spartito. Boutique e di charme, l'Hotel Fregehaus (Katharinenstrasse 11, hotel-fergehaus.de) è confortevole. Sopra:
Hotel Arcona Living Bach14 MANGIARE L'Auerbachs Keller (Grimmaische Strasse 2-4, auerbachs-keller-leipzig.de) è la cantina, specializzata in piatti tipici della Turingia, ricavata nel fascinosa ed elegante Mädler Passage degli anni Trenta. Nella pittoresca piazza del mercato il Weinstock (Markt 7, resaturant-weinsetock.leipzig.de) offre sia specialità locali che piatti di pesce.
Sopra
dettaglio del
centro storico
intorno alla
Markpltaz e
sotto la
Rossplatz
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