Sopra: il castello dal giardino disegnato da Le Notre è costellato da statue mitologiche scolpite da Dubois

 

FRANCIA

A PROPOSITO DELLE MOLESTIE ALLE DONNE:

BUSSY-RABUTIN E IL CASTELLO IMPERTINENTE

sotto: l'anticamera dei grandi uomini d'armi



BORGOGNA, giugno 2017 ore 15, Chateau Bussy-Rabutin

"Tra uno stupro e una molestia violenta c'é o non c'è differenza? E tra un corteggiamento insistente e una molestia?" Sono domande un po' ovvie e retoriche che però da mesi ossessivamente arrovellano bloggers e opinion leaders.

Di fatto sono entrambi atteggiamenti invasivi e figli di relazioni a dir poco pericolose. Da sempre. Bussy-Rabutin ne seppe qualcosa. Il suo castello anche.

Sopra corridoio con la quadreria di famiglia

Sopra: il salottino che anticpa la camera da letto di Roger

Settantacinque o venticinque? Comunque troppe. Anche per il tiepido pudore del Re Sole. Quando poi nel catalogo delle conquiste cortigiane di Roger Rabutin finì la favorita del re, Madame de Montespan, ebbe fine pure la tolleranza di Luigi XIV.

Sopra:trittico su Madame de Sèvignè, sua cugina e amante, collocato nella camera da letto di Roger

E per il colto libertino, cugino e amante della vivace scrittrice Madame de Sèvignè di cui concupì pure la figlia, si splancarono prima le porte della Bastiglia (fu imprigionato due volte) e infine l'esilio coatto nel castello borgognone di Bussy. Ma l'erudito uomo d'armi, frondista, libellista quanto audace tombeur de femmes, non si perse d'animo. Anzi, agli arresti domiciliari nella sua austera dimora accasciata tra parterres disegnati da Le Notre, statue mitologiche scolpite dal digionese Dubois e fitti boschi cedui che corrono fino al sobrio monastero cistercense di Fontenay, coltivò una vendetta feroce.

. Sotto: tre delle venticinque conquiste del Conte Roger Bussy-Rabuin sedotte alla ccrte del Re Sole immortalate nelle sale e nelle stanze del castello

Sviscerando tutta la sua verve di galantuomo irriverente, decise di decorare sale, camere e corridoi con una precisa ma piccante e indiscreta cronaca iconografica sui malcostumi a lui ben noti degli uomini illustri e delle dame di corte imprtunate a dovere, consenzionienti o meno. Già nel 1663 le sue 157 massime d'amore raccolte nel "Recueil de Sercy", sotto anonimato, erano le più celebi della Francia: ironiche, piccanti, incisive.

Ma è sulle pareti del gabinetto della tour dorée che diede il meglio di sé facendo dipingere sopra a soggetti mitologici i ritratti delle più belle donne di Francia con didascalici commenti pettegoli, aspri e spietati: sotto al ritratto di Madame di Montespan campeggia l'immagine di una cipolla con la didascalia "chi mi morderà piangerà"; sotto al ritratto di Catherine d Angennes, discussa dama di corte, riluce oro su fondo nero la chiosa "la più bella donna dei suoi tempi, ma meno celebre per la bellezza che per l'uso che ne fece"; sotto a quello di Madame di Montglas, sua maitresse parigina affetta da malattie veneree, ecco una rosa col motto "mi piego ma non mi spezzo". Sotto a quella di Madame de Sèvignè ecco l'affresco di una pira e un proverbiale "dall'ardore l'ardire". E così via in un'acida apoteosi della Francia galante e libertina alla faccia delle "Asie Argento" dell'epoca.

Sopra: particolare dell'anticamera degli uomini d'arme

Sotto: la camera da letto di Roger con il letto alla "duchessa" e con alcune delle sue conquiste

 

In una terza fascia superiore decise di rappresentare le effigi dei personaggi più in vista e molesti dell'entourage della corte del Re Sole. Il soffitto rotondo mescola infine simboli militari, le iniziali di Bussy medesimo, le allegorie delle stagioni e le armi delle famiglie alleate ai Rabutin. "Il cielo sontuoso di un letto d'amore": così definì la sala circolare Roger stesso ricavandola in una delle quattro torri angolari che scandiscono il castello. Nella sua camera e di fianco al letto "alla duchessa" appese i ritratti delle sue venticinque preferite tra spiccano un trittico dedicato a Madame de Sévigné, la stimata parente-amante con cui trattenne una lunga relazione epistolare, e una tela pudica di Madame de la Sablière che fu una delle poche a salvarsi da severi giudizi...

Sotto: particolare della Tour Dorée e con gli epigrammi delle casate

 

Sopra: la sala da pranzo detta degli epigrammi con affrescati i più importanti castelli di Francia

Sopra: la corte del castello al ramonto

In basso a destra : soffitto della tour dorée ricavata in una delle quattro torri che scandiscono il castello

Testimonianza dei rancori e degli alterni umori sprigionati dall'ex luogotenente dell'armata reale, allora sessantacinquenne, è la sala da pranzo, detta degli epigrammi. Qui sono affrescati su legno i castelli e i palazzi francesi allora più maestosi e importanti sempre commentati o appaiati a massime sagaci sui relativi proprietari (molti castelli sono scomparsi e andati distrutti ma la pittorica carrellata forma un documento storiografico di raro valore). Per non dire dell'anticamera dei grandi uomini d'arme: dialogano muti sessantaciqnue guerrieri in buona parte derisi, da Du Guesclin a Roger medesimo.

"Maestro nel campo di battaglia e Gran Generale della Cavalleria Leggera"; così si legge sotto al suo ritratto e così si elogiò ufficialmente un predecessore - più bellicoso ma altrettanto colto e raffinato - di Casanova. Che pagò caro le sue molestie.

 

Text and Photos by Andrea Battaglini

photographer and travel writer since 1978

NOTIZIE PRATICHE/TIPS

Come ci si arriva
In auto dall'Italia lungo il tunnel del Bianco e poi Chamonix, Ginevra, Bourg en Bresse e Macon: da Milano circa 550 km. Train&Drive, in treno fino a Digione e poi in auto lungo la N71 in direzione Troyes e poi lungo la D19 e D954.

Info

it.france.fr
bourgogne.tourisme.com

chateau-bussy-rabutin.fr

Il castello a Bussy-le-Grand fino al 14 maggio è aperto dalle 9,15 alle 12 e dalle 14 alle 17

Dove dormire
A pochi chilometri dal castello comode le chambres d'hotes du Buttois ( chambres-hotes.fr ). A Bussy-le-Grand La Terrasse-La Belle Isnarde (5, rue de l'èglise, cotedor-tourisme.com )

Dove mangiare
D'obbligo la sosta a Le Rabutin (2 Rue de la Montagne, Bussy-le-Grand, tel. +33 3 80960652) che offre una cucina semplice ma generosa.



text and photos by Andrea Elvezio Battaglini are protected by European Copyrights Law: CDD April 10, 2016

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