SAINT-TROPEZ, IL MITO:
TRA BLU-MATISSE E VERDE-KIWI
Sopra e sotto: la spiaggia
della Pampelonne nel comune di Ranatuelle
Saint Tropez 2002-2018 "E Dio creò la donna".
E Brigitte Bardot creò Saint-Tropez. E Gérard Philipe creò
Ramatuelle e Patrice de Colmont creò le Club 55. E prima
ancora Matisse, cogliendo l’edonismo della luce bizantina e
la gioia della vita, eliminando ombre e disegni con pennellate
ora ultrasottili ora puntilliste, "creò" nel 1904 il lido
della Canebière con "Lusso, calma e voluttà".
Sopra a sinistra vetrata di Matisse nella cappela
di Vence e a destra : Lusoo, cala e volutta dipinto da Matisse
a Saint Tropez, ospite di Signac, nel 1904 (spiaggia di
Canebiere) Spiaggia della Pampelonne, Club 55, estate 1957: nel lido di Ramatuelle esplode la trasgressione e la follia incarnata da BB, prototipo della bomba erotica e protagonista del film di Roger Vadim "Piace a troppi". Sopra : i tetti di Saint Tropez Spiaggia
della Pampelonne, bagni della Voile Rouge, estate 2002:
le più belle e procaci della spiaggia si fanno ammanettare ai
loro lettini tra gli occhi invidiosi delle escluse di turno.
Ludici gioghi di plastica certificano così quanto "il mare sia
complice dell’irrequietezza e la spiaggia della follia”. Oggi
nel 2019 il gioco-giogo sarebbe
impensabile: frequentata come è nei long-weekend
anche dai politici italiani le manette, quelle vere, si
esaurirebbero subito nella mezzaluna provenzale dorata sotto
il sole e argentata sotto la luna dove da mezzo secolo music
and movie stars si dilatano sulla sabbia come gelatine e
si gonfiano come bolle di sapone tra paraventi a strisce,
profondi blu, balsami volumizzanti ai crostacei, idratanti al
silicone e bagnini che sono spie del pettegolezzo
internazionale. Ma è questa Saint Trop?
Ed è ancora "il più
fiorente e splendido mercato di carne umana che si conosca"
come ripeteva Günther Sachs?
Eppure, forse perché gestita dal pacato e colto comune di Ramatuelle, la spiaggia della Pampelonne è un raro esempio di attenzione al sociale che a Saint-Tropez, per i prezzi destinata a pochi intimi, sorprende: abbondano gli spazi liberi e pubblici che sono tanto lindi e pettinati quanto quelli amministrati dai bagni celebri e privati. Chapeau.
Sopra blu-Matisse e verde-kiwi nel mare della
Pampelonne Tanto a "SaintTrop" rimangono il pittoresco porto di pescatori ritratto fino alla nausea dai migliori pennelli impressionisti e fauves (esposti nel prezioso Musée de l' Annonciade), il più elegante mercato francese che colora martedì e sabato Place des Lices, il mercatino del pesce ritagliato sotto i portici della Place aux Herbes, le colazioni consumate sotto i tendoni rossi di Senequier spiando yachts da capogiro, i Pernod sorbiti al Bistrot des Lices con la coda dell'occhio volta sui giocatori di petanque, gli stuzzichini vietnamiti e creoli masticati alla Bodega du Papagayo tra arredi esotici e luci fusion e le raffinate botteghe - sempre meno a onor del vero - nascoste nei vicoli onirici della Ponche all'ombra di quel campanile variopinto che è il "faro" del paese. Il simbolo architettonico, mezzo ligure e mezzo provenzale, che alla luce bizantina del tramonto chiama a raccolta gli habituées dello shopping più esclusivo. Sopra il mitico campanile di St. Trop e sotto
materassini alla Pampelonne
Sotto: la Pampelonne
Instancabili curiosi in
cerca di sandali e costumi d'autore, stoffe provenzali e
stravaganti cappellini di paglia, affollano le pallide
stradine del centro dipinte di rosa, di giallo, di grigio
perla, di beige, snodate in un reticolo urbano impeccabile e
composto che alterna scorci di mare cobalto a profumati
giardinetti nascosti ma gonfi di glicine in fiore e chiome di
oleandri, archi di pietra chiara a scuri portali di legno
intagliato con motivi arabeggianti.
Tutti pigiati in un
francobollo variopinto "morbido e sensuale" incorniciato dalle
pinete del Pre des Pecheurs dove i bastioni esagonali della
cinquecentesca Citadelle vigilano sul golfo, sui massicci dei
Maures e dell'Esterel e sui tetti di cotto intrecciati nel
cuore del paese tra la romantica ansa de la Glaye e il vecchio
porto. Una prospettiva emozionante.
Sopra e sotto: il golfo di Saint-Tropez in
lontananza dalla collina di Sainte-Anne
Solo dalla cappella di
Sainte-Anne si gode uno scenario più sfumato sul golfo.
Ombreggiata da querce, faggi e olivi e ricoperta da ex-voto,
ricorda la peste del Seicento. E' isolata in collina. E
appiattita nel verde kiwi di nobili vigneti (Chateau Minuty,
Chateau Barbeyrolles) che pure circondano gli alberghi più
intimi e romantici e le ville dei VIP celate ai curiosi da
muri di bambù (la Madrague di Brigitte Bardot fu meta di
pellegrinaggio ma è sempre stata inavvicinabile). Sotto: il caffé Senequier sul porto di
Saint Tropez
Sopra: vigneti verso Ramatuelle e sotto
la villa La Hune dove soggiornarono Seurat, Signac e Matisse
Sopra: il glorioso mercato di Place de
Lices L'ultima vera novità di Place des Lices è che non è cambiato nulla: al sabato mattina (un po' meno al di martedì) si trova "il meglio dello chic" e a prezzi corretti ma soprattutto gran classe e smisurata attrattiva. Sapori provenzali e griffe parigine, ceste di paglia rivestite, felpe di chachemire o culotte d'antan… In confronto l’intimo mercato della vicinissima Ramatuelle, splendido borgo di mezzacosta di origine saracena (si chiamava Rahmatu'llah, regalo di Dio) e rifugio del magnetico attore Gérard Philipe che vi è sepolto, è una grande bancarella. Sempre in stile ma poco soddisfacente. Novità last minute?
Grazie a BeBe (come è apostrafata Brigitte Bardot) da
quest'anno (2019) tutti i ristoranti ofriranno menù
vegetariani e vegani. Sempre all'avanguardia.
Sotto: il profumo delle baguettes al mercato di Place des Lices "Semplice e odorosa
conchiglia cresciuta nel mare" Saint-Tropez dunque lo è
rimasta davvero. Lo è anche durante la Nioulargue, la
settembrina e mondana regata d'altura inventata da due velisti
ospiti del Club 55. Lo è durante la Bravade che a giugno
sprigiona quel poco di folclore che ci può essere in un posto
così blasonato e turistico. Lo è, a dispetto di Cannes, nella
voluttà delle sue vetrine. Lo è nella sua complessa semplicità
che è difficile a farsi. Diamole dunque il posto che le spetta
sulla Costa Azzurra: il primo.
Sopra:particolare della facciata dell chiesa di
Saint Tropez Andrea Battaglini
sopra:
banda durante la Bravade ARRIVARE In auto: lungo
l'Autostrada dei Fiori (A10) fino a Ventimiglia e poi in
Francia lungo la A57 fino all'uscita di Fréjus dove si imbocca
la statale 98 che scende a St-Maxime e Sainte-Tropez e
Ramatuelle. In tutto da Milano sono circa 405 chilometri, da
Genova circa 395. INFO it.france.fr/it Saint-Tropez:
sainttropeztourisme.com Ramatuelle:
ramatuelle-tourisme.com DORMIRE Sogni d'oro e profumati
ovunque: se non altro con l’immaginazione perché si è in un
luogo delizioso. Dai b&b ai piccoli alberghi di charme c’è
solo da scegliere anche se, essendo sempre opzionata dal
mondo, conviene prenotare con largo anticipo.
La Bastide de
Saint-Tropez (bastide-saint-tropez.com) resta un minuto ed
esclusivo albergo di charme
immerso in un giardino un po’ esotico e un po’ coltivato a
olivi; e il familiare La Ponche (3 rue des Remparts,
laponche.com) resta come sempre nel
cuore
del centro storico l’albergo con la più bella vista
sui tetti di cotto e sul campanile di st.trop. MANGIARE Per essere in Francia
si mangia modestamente nonostante l’abnorme scelta: troppo
turistico. Grazie a BeBe (come è apostrafata Brigitte
Bardot) da quest'anno (2019) tutti i ristoranti ofriranno
menù vegetariani e vegani. Al ristorante de Le Club 55
(sulla spiaggia de la Pampelonne) - che
è meraviglioso e che riesce a fare in stagione anche oltre 800
coperti al giorno (ma non deve spaventare l’organizzazione è
esemplare) - , ottimi e non cari le crdité (verdure crude
servite su vassoi di sughero) e i pesciolini fritti (frittura
semplice) oltre alla tarte
tropezienne sempre freschissima.
In teoria una
buona bouillabaisse si gusta su prenotazione da Chez Camille a Ramatuelle
sulla strada per Cap Camarat: bella vista sulla Pampelonne,
comunque. Semplice ma classico il Bistrot des Lices (3 Place
des Lices). SHOPPING E' una mecca per gli
zar dell’euro. Il mercato provenzale in Place des Lices si
svolge il martedì e il sabato mattina, a Ramatuelle giovedì e
domenica. Sandali
ortigianali "tropeziani" fatti su misura dal mitico Atelier
Rondini (16 rue Clémenceau).
Per il resto valgono i
due mercati. DA NON PERDERE Il Musée
dell'Annonciade (Place Georges Grammont, tel. 04-94970401,
aperto dalle 10 alle
12 e dalle 14 alle 18, chiuso martedì). Più di cento tele
impressioniste e fauves: da Signac a Matisse, da Bonnard a
Marquet.
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